Stairway to heaven: conoscete già le scale mobili incompiute? Ecco dove si trovano è perché sono diventate famose.
L’Italia, purtroppo, oltre ad essere nota per le sue bellezze paesaggistiche e per la storia e la cultura che la caratterizzano, è spesso citata anche in riferimento ad una serie di opere rimaste ‘incompiute’.
Si tratta perlopiù di opere architettoniche che da progetto avrebbero dovuto essere delle installazioni rivoluzionarie capaci di cambiare per sempre le sorti del nostro Paese, ma che alla fine si sono rivelate dei veri e proprio flop. Pensiamo ad esempio a tutte quelle ‘cattedrali nel deserto’ costruite grazie allo stanziamento di centinaia di migliaia di euro, ma che nel corso degli anni sono rimaste pressoché inutilizzate. Ecco, è questo anche il caso delle cosiddette Stairway to heaven italiane, le nostre scale mobili incompiute. Sapete già dove si trovano?
Stairway to heaven, recitava il titolo di un celebre brano dei Led Zeppelin. Oggi, però, non vogliamo parlare di musica, ma di un’impresa architettonica ‘finita male’. Qualche tempo fa un corrispondente dell’agenzia Reuters, Crispian Balmer, ha pubblicato sui social network l’immagine delle scale mobili di Villa Borghese a Roma tutte coperte di edera ed erbacce, associandole ad un’altra opera italiana rimasta incompiuta. Le scale mobili incompiute di Roseto Capo Spulico, in provincia di Cosenza. “Uno di quei progetti di Roma che non ha proprio funzionato” ha scritto il giornalista su Twitter, rincarando la dose e commentando anche le scale mobili calabresi. “Non so se sono state semplicemente scaricate lì o se ci si aspettava di costruirci qualcosa intorno”. Insomma, quello che è chiaro dalle immagini è che qualcosa all’interno del progetto non ha funzionato…
Il Tweet del giornalista è diventato subito virale e su Internet è scoppiato di nuovo l’interesse per le cosiddette ‘cattedrali nel deserto’. Eppure in origine le stairway to heaven calabresi avrebbero dovuto essere un progetto estremamente ambizioso, finalizzato ad arricchire un villaggio turistico sulla collina, oggi diventato più che altro un villaggio fantasma.
Le scale mobili incompiute di Roseto Capo Spulico, infatti, attualmente sono abbandonate nel bel mezzo della vegetazione e puntano verso il cielo senza portare, però, da nessuna parte. Insomma, basta dare uno sguardo alla struttura abbandonata per capire di trovarsi davanti ad una serie di resti archeologici moderni che sarebbero potuti fra l’altro essere il set perfetto di qualche film post futurista. Uno scenario che inspiegabilmente ha, però, ispirato alcuni originali artisti, i quali hanno iniziato a celebrarne la ‘bellezza’, cercando di elevare queste strutture fatiscenti a forme d’arte decadente. E voi, che cosa ne pensate?
Articolo di Veronica Elia
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