Una legge incredibile sta per consentire la caccia al cinghiale anche in città. Se così fosse, è indispensabile saper fare il ragù, tra polemiche e caos
Sono giorni tesi, soprattutto per gli animalisti e gli ambientalisti. Tommaso Foti di Fratelli d’Italia, infatti, ha proposto di approvare l’abbattimento di fauna selvatica per motivi di sicurezza anche in città e, contro a ogni previsione, sembra che questo emendamento stia trovando la strada dell’approvazione.
Sebbene inizialmente sia stato giudicato inammissibile, questo emendamento oggi è stato riammesso e, secondo quanto inserito nella Legge di Bilancio, sembra sulla via della realizzazione. Attuabile anche nelle zone vietate alla caccia, aree urbane e aree protette incluse, sembra che inaugurerà una grande stagione di caccia, ma soprattutto di polemiche.
Proprio per non farsi trovare impreparati di fronte a un’ipotetica approvazione della legge, ecco una ricetta del ragù di cinghiale, condito da enormi polemiche: la situazione è tesissima.
Ragù di cinghiale, ricetta 2022/2023
L’emendamento proposto da Fratelli d’Italia e inserito nella Legge di Bilancio prevede che, in situazioni di emergenza per la sicurezza stradale, la fauna selvatica tra cui i cinghiali potrà essere abbattuta in qualsiasi giorno e situazione. In città, in area protetta o area urbana, nei giorni di silenzio venatorio e anche nei periodi di divieto, si potrà sempre. A controllare il tutto sarà il Comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare dei Carabinieri.
Le polemiche sono numerosissime, soprattutto da parte degli animalisti ma non solo. Anche Angelo Bonelli, dell’alleanza Verdi-Sinistra, si schiera contro: “La norma consentirà l’abbattimento di specie protette dalla UE, non riguarda solo i cinghiali, come lupi, orsi, volpi e altro in totale violazione della direttiva Habitat e dell’art.9 della costituzione“.
In ogni caso, può tornare utile la ricetta del ragù di cinghiale, condimento gustosissimo. Per prepararlo iniziate con il tagliare carota, sedano e cipolla a pezzi regolari. Successivamente, tagliate il cinghiale in tranci e mettetelo in una ciotola con la verdura, alcune foglie di alloro e cospargete il tutto con il vino rosso, a coprire. Dopo un tempo che va da un minimo di 12 a un massimo di 24 ore, tagliate la carne a pezzi di circa 1 cm, poi montate carote, sedano e cipolla a piccoli pezzi.
Preparate quindi un soffritto con le verdure e un filo di olio, aggiungendo a piacere uno spicchio d’aglio e le erbe aromatiche. Fatele cuocere per circa 20 minuti, aggiungete quindi il concentrato di pomodoro, sfumate con il vino rosso e, quando l’alcol sarà evaporato, aggiungete la polpa di cinghiale precedentemente tagliata. Cuocete il tutto a fiamma alta e aggiungete poi il brodo caldo, lasciando cuocere per almeno un’ora e mezza. Salate, pepate e a piacere aggiungete un po’ di cioccolato fondente grattugiato: darà al vostro ragù un tocco irresistibile.