È recente la notizia della morte di Sinisa Mihajlovic e, a tal proposito, è trapelato il racconto dell’ultima corsa che il mito del calcio avrebbe fatto sotto la pioggia.
Ormai non si fa altro che parlare del celebre giocatore e allenatore e della sua tragica scomparsa. Impossibile rimanere indifferenti davanti al racconto di chi lo conosceva bene.
Quello di Sinisa Mihajlovic è senza ombra di dubbio uno dei nomi più noti in assoluto. Lo sportivo originario della Serbia si è affermato come una vera e propria celebrità nel mondo del calcio, merito non solo del talento innegabile mai anche della grinta e della passione che lo hanno sempre contraddistinto. La notizia della sua morte ha scosso tutto il settore dello sport e non solo, lasciando di stucco milioni e milioni di fan sparsi in tutto il mondo. Di recente sono emersi alcuni racconti da parte di chi conosceva Mihajlovic da vicino come ad esempio sua moglie Arianna Rapaccioni. Sapetedi che cosa si tratta?
I due erano legati dal 1995 e, nel corso degli anni, hanno avuto ben 5 figli. La donna, ex showgirl molto famosa nel mondo dello spettacolo italiano, è stata accanto al campione fino ai suoi ultimi attimi di vita, prima di spegnersi a Roma per un improvviso aggravarsi della sua malattia. Il grande amico di Sinisa, Ivaz Zazzaroni, ha raccontato un aneddoto che risale a poco tempo prima della scomparsa del campione e che ha lasciato tutti di stucco proprio per il carattere del compianto calciatore. Il direttore del Corriere dello Sport ha affermato che un giorno Mihajlovic aveva insistito per andare a correre nonostante le condizioni climatiche avverse. Con una pioggia battente, Sinisa ha percorso ben 8 chilometri, senza arrendersi mai.
L’episodio raccontato da Zazzaroni è esemplare non solo della testardaggine di Sinisa ma anche e soprattutto della sua forza e della determinazione che non lo hanno mai abbandonato nemmeno nei suoi ultimi giorni di vita. Nonostante la moglie Arianna fosse contraria, l’allenatore del Bologna ha voluto comunque percorrere quei chilometri a piedi. Impossibile dimenticare la forza d’animo e il carattere deciso del calciatore croato, che non si è mai perso d’animo ed ha sempre mantenuto il sorriso anche quando le cose andavano per il peggio.
Insieme a lui c’è sempre stata la sua famiglia, alla quale Sinisa era molto legato. L’annuncio della sua scomparsa ha gettato tutti nello sconforto, lasciando i suoi fan di stucco. Mihajlovic stava male ormai da parecchi anni a causa di una leucemia mieloide acuta che gli è stata diagnosticata nel 2019.
Nato a Vukovar nel 1969, Sinisa Mihajlovic rientra di diritto tra coloro che più di tutti hanno lasciato un segno nella storia del calcio a livello non solo italiano ma anche europeo. Dopo una fiorente carriera come difensore, il calciatore serbo è diventato allenatore di alcune tra le maggiori squadre tricolore tra cui è impossibile non ricordare Inter, Milan e il recente Bologna. Il suo nome resterà inciso nella storia dello sport.
Articolo di Eleonora Di Vincenzo
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