Campione di sci, Alberto Tomba ha portato all’Italia due ori olimpici e due mondiali. Dopo l’agonismo, ecco cosa fa oggi
Non c’è persona, in Italia, che non conosca il nome di Alberto Tomba. Sia che si seguano gli sport invernali o meno, la sua fama ha raggiunto tutti: Alberto Tomba, infatti, è il quarto sciatore al mondo per numero di successi.
Nella sua carriera, infatti, si contano ben cinquanta vittorie complessive in Coppa del Mondo, otto Coppe di specialità, la Coppa assoluta nel 1995 e due ori olimpici in slalom gigante, a Calgary nel 1988 e ad Albertville nel 1992. A Calgary 1988 vinse poi l’oro olimpico anche in slalom speciale e ai Mondiali del 1996 conquistò due medaglie d’oro, una in slalom gigante e una in slalom speciale.
Dopo la lunghissima e proficua carriera agonistica, iniziata nel 1983 e finita nel 1998, ecco cosa fa oggi Alberto Tomba, la leggenda italiana dello sci.
Nato in un paese lontano dalle montagne, a Castel de’ Britti, una frazione di Bologna, Alberto Tomba le sue prime sciate le ha fatte sugli Appennini. Per perfezionarsi, poi, andò a Cortina d’Ampezzo dove, con l’insegnante Roberto Siorpaes, ha scoperto la sua qualità di sciata e le sue vere capacità. La sua carriera agonistica è iniziata nel 1983 quando, a soli diciassette anni, gareggia in Svezia con la squadra C2 in Coppa Europa: da quel momento, non si è più fermato.
Solo due anni dopo il debutto, infatti, nel 1985 fa la sua prima comparsa in Coppa del Mondo a Madonna di Campiglio, in slalom speciale. Il suo primo podio in Coppa del Mondo arriva il 14 dicembre 1986 sulla pista Gran Risa dell’Alta Badia, dove poi vincerà altre quattro volte: da questo momento, le sue vittorie fanno emozionare tutti gli italiani.
La sua lunghissima e proficua carriera si è conclusa ai XVIII Giochi olimpici invernali di Nagano 1998 che, per beffa del destino, non gli regalano nessuna medaglia. Nello slalom gigante, infatti, una caduta gli causa un infortunio che gli compromette tutte le olimpiadi. Dopo il ritiro, però, Alberto Tomba è rimasto nel mondo dello sci e dello sport in generale, sia come attività che come promozione di un buon stile di vita.
Con il Tomba Tour ha infatti viaggiato negli Stati Uniti e con l’Arai Ski Legend ha girato il Giappone. Con il FilaSprint e il Coq d’Or, infine, ha portato in giro per l’Europa l’importanza dello sci per la crescita del movimento agonistico giovanile. Nel 1999, poi, ha interpretato il ruolo di Alessandro Corso nel film poliziesco Alex L’Ariete ed è stato anche in diversi programmi TV.
Nel 2008 ha anche pubblicato un libro autobiografico, “Alberto Tomba. Prima e seconda manche“, scritto a quattro mani con Lucilla Granata. Nel 2006 è stato uno dei testimonial dei XX Giochi olimpici invernali di Torino 2006 e, nel giorno della cerimonia d’apertura, è stato il tedoforo che ha portato la fiamma olimpica nello Stadio Olimpico di Torino. Socio fondatore dell’associazione Laureus per la promozione dell’attività sportiva contro il disagio sociale, negli ultimi anni ha lavorato a Sky Sport come commentatore dei giochi olimpici e degli sport invernali ed è anche andato ospite a Sanremo, nella sua edizione del 2021.
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