Messi l’Italiano | Il campione argentino e le sue origini: sapete di dov’è?

Il campione argentino Leo Messi ha evidenti origini italiane, infatti il suo trisavolo era originario di una paesino che ha dato i natali a un altro fuoriclasse.

Il cognome del campione argentino tradisce chiaramente le sue origini italiane. Ma cosa ancora più sorprendente, la famiglia di Leo Messi proviene da una città del Bel Paese che ha dato i natali a un altro grandissimo fuoriclasse. Un fuoriclasse che non giocava a pallone, ma che ha scritto opere entrate di diritto nella storia della letteratura mondiale.

Leo Messi: le sue origini italiane
Leo Messi – Fonte: ansa.it

L’ex fuoriclasse del Barcellona, ora numero 10 del PSG, è iscritto nientemeno che all’anagrafe del municipio di Recanati, il piccolo comune marchigiano dove il grande poeta Giacomo Leopardi nacque e visse componendo opere immortali come L’Infinito e Il sabato del villagio.

Più precisamente Leo Messi è iscritto nel registro dei residenti all’estero (Aire), infatti ha doppia cittadinanza Italo-Argentina, tutto grazie al suo trisavolo Angelo Messi, che nel 1880 lasciò Recanati per cercare fortuna dall’altra parte dell’Oceano Atlantico.

Leo Messi, la storia del trisavolo: una strana cincidenza

Con le ondate migratorie che nell’800 spinsero milioni di italiani ad abbandonare casa alla ricerca di una vita migliore, Angelo Messi, classe 1866 e trisavolo del calciatore Argentino, lasciò Recanati per raggiungere Buenos Aires.

Leo Messi: le sue origini italiane
Leo Messi – Fonte: ansa.it

La leggenda narra che la nave sul quale si imbarcò Angelo, approdò a Barcellona prima di ripartire per le coste argentine. Un segno premonitore del destino glorioso che attendeva il piccolo Leo. Ancora oggi a Recanati sono tante le famiglie che portano il cognome Messi, ai quali Leo si aggiunto grazie all’interessamento del padre, Jorge Messi, che raggiunse la cittadina marchigiana nel 2010.

Come ha raccontato l’allora sindaco Francesco Fiordomo, papà Messi fece ricerche sui suoi antenati e chiese l’iscrizione all’Aire in seguito alla sentenza Bosman che equipara gli sportivi agli altri lavoratori della Unione Europea. In questo modo il Barcellona riuscì a tesserare Leo come comunitario.

Quella di iscriversi all’anagrafe degli italiani all’estero è una pratica molto diffusa tra gli oriundi che in questo modo hanno la possibilità di entrare in Europa dalla porta principale. Basti pensare che nel solo comune di Recanati risultano come residenti la bellezza di 2.788 italo-argentini.

Nel 2013 l’allora presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, pensò bene di ingaggiare Leo Messi come testimonial del turismo locale, invece poi la scelta cadde sull’attore americano Dustin Hoffmann. Da parte  sua il fuoriclasse argentino ha confessato di non essere mai stato a Recanti e di non conoscere Giacomo Leopardi.

Due lacune enormi che il numero 10 dell’Argentina dovrebbe colmare al più presto, se non altri in segno di riconoscimento verso il comune di Recanti che gli ha permesso di essere tesserato dal Barcellona con status comunitario.

Articolo di Michele Lamonaca

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