L’errore dal dischetto del capitano del Ghana André Ayew è costato ai suoi il possibile passaggio agli ottavi di finale. Ma in quelle stesse ore la vita della leggenda del calcio aricano Pelé era turbata per ben più serie ragioni.
Capitano e numero dieci della propria nazionale, André Ayew è una leggenda del calcio ghanese: recordman di presenze con le “Stelle Nere”, ha sfiorato la qualificazione agli ottavi di finale del Mondiale 2022 con i suoi compagni di squadra ma il suo errore dal dischetto contro l’Uruguay è costato caro ai suoi, sconfitti per 2-0 dopo aver avuto questa grande possibilità di passare in vantaggio.
Un rigore tirato molto male che è stato facilmente salvato da Sergio Rochet, portiere dei sudamericani (poi comunque eliminati – unica consolazione per il Ghana).
Ma in quelle stesse ore, più che dall’eliminazione della sua Nazionale, la vita di André Ayew veniva turbata da ragioni ben più serie.
A raccontarlo, lo stesso capitano del Ghana attraverso un post su Instagram.
Un post su Instagram in cui dapprima ha parlato del match che lo ha visto (suo malgrado) negativo protagonista: “Il risultato finale della partita finale non era quello che aspettavamo nel torneo, ma purtroppo è finita così.Sono molto, molto orgoglioso di tutti i miei compagni di squadra per aver messo su uno spirito di squadra meraviglioso dentro e fuori dal campo, per il nostro Paese, il Ghana”.
Per poi raccontare il dramma personale vissuto, con tanto di lutto: “Personalmente sono stati momenti molto difficili per me nei giorni scorsi. Ho perso il mio figlioccio la mattina prima della partita con il Portogallo, e anche mia figlia è stata portata d’urgenza in ospedale dopo l’Uruguay. Grazie all’Onnipotente Allah, sta migliorando. Questi momenti difficili mi ispireranno a tornare più forte e migliore in futuro, e così credo, lo faranno le Black Stars. Grazie a tutti per le vostre preghiere e per il sostegno incondizionato. RIPOSA IN PACE ADAM”.
André Ayew, scrivevamo, è una leggenda del calcio ghanese ma il padre è se possibile ancor più leggendario.
Il calciatore ex Olympique Marsiglia è figlio dell’ex calciatore Abedì Pelé, chiamato così (Pelé) proprio per il talento sopra la norma.
Il Pelé africano (noto anche come Maradona africano, a testimonianza del grande rispetto tributatogli) negli anni ’90 ha giocato con l’Olympique Marsiglia come il figlio (e con la maglia dell’OM ha vinto anche una Coppa dei Campioni ai danni del Milan) ma anche in Italia, con la casacca del Torino.
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