Un accorato appello dall’Italia a Putin, da una persona che conosce bene la Russia ed il suo presidente. È Al Bano Carrisi, che gli ha fatto una precisa richiesta
Parole pronunciate, nel corso di un’intervista concessa a Medit-Magazine, rivolgendosi direttamente a lui, una persona per la quale ha avuto l’opportunità di cantare diverse volte e che, pur puntualizzando di non considerare un vero e proprio amico, stimava avendo con essa un rapporto di grande cordialità. Al Bano Carrisi, 79 anni e alle spalle 26 dischi d’oro ed 8 di platino, ha deciso di parlare di un argomento spinoso che nulla ha a che vedere con la musica, ovvero la guerra in Ucraina che non sembra volersi arrestare.
E ha deciso di usare parole indirizzate nientemeno che al presidente Putin nella speranza che possa in qualche modo riceverle prendendole in considerazione. Del resto, come ricordato dal cantante di Cellino San Marco, tra le varie occasioni nelle quali ha cantato per lui, cinque, una di essere ha avuto una valenza duplice poichè era il compleanno dell’attuale moglie dello Zar di Russia. “Ci siamo visti a Verona – ha inoltre aggiunto Carrisi – siamo stati insieme a Budapest, ci sono stati baci e abbracci, però da qui a parlare di amicizia ce ne passa”. Ma proprio in virtù di quest rapporto e del fatto che si siano incontrati di persona diverse volte, Al Bano ha deciso di esporsi, avendo a più riprese sottolineato di aver avuto, prima che Putin decidesse di invadere l’Ucraina con la sua “operazione speciale”, di fatto una guerra in piena regola, grande stima di lui e della sua intelligenza.
Oggi Al Bano è deluso e arrabbiato dell’uomo per il quale provava profondo rispetto ed ammirazione e, rivolgendosi a lui, gli ha detto: Caro Putin, so che sei molto ‘impegnato’ in azioni che seminano solo drammi e distruzione e mi sembra anche di capire che non ci sia, da parte tua, alcuna intenzione di mettere un punto a questo grande atto di follia.
Ma io qualcosa sento il dovere di dirtela. Tu che sei il ‘grande’ Putin, tu che sei il capo di Stato ma che sei anche padre; tu che la sera hai la possibilità di andare a dormire nella tua casa, nel tuo letto, sicuramente con i tuoi figli, per un attimo, solo per un attimo, fermati a pensare a coloro i quali si vedono cadere addosso le bombe e che devono fuggire dalla propria casa. Pensa a quei bambini che avrebbero diritto alla vita e che, invece, sono costretti a conoscere la morte, senza avere la possibilità di viversi appieno il ‘disegno’ per cui sono venuti al mondo”. Parole con le quali ha cercato di far breccia nel ‘cuore’ di Putin per un risveglio emotivo che lo porti a decidere di mettere un freno all’assurdo conflitto.
“Per un attimo, se ci riesci – ha proseguito il cantante pugliese – pensa a questa drammatica verità. Pensa ai dieci comandamenti che, al quinto, recita “non uccidere”: il buon Dio avrà pur voluto dire qualcosa! E poi, se ne sei capace, ed io so che ne sei capace, blocca questa truce follia che, prima di te, è già stata percorsa da Hitler, da Mussolini e da tanti altri. Fermati finché sei in tempo: il mondo ti ringrazierebbe”.
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