Un nuovo virus in circolazione, all’apparenza innocuo, ha ucciso un bambino di soli 7 anni. Non si trattava, infatti, di una semplice febbre, ma del matapneumovirus.
Con l’arrivo del freddo e con l’esperienza pregressa di due anni di pandemia, sappiamo bene ormai come anche un semplice starnuto possa voler dire ben altro. In maniera diretta, infatti, abbiamo scoperto come le cose possano essere molto più complicate di quelle che sembrano. Così, proprio come accadeva all’inizio del secolo scorso, anche una banale febbre, per molto tempo invece sottovalutata, può essere sintomo di una condizione clinica ben più grave, proprio come è successo a Oakland, in California, dove un bambino di soli 7 anni è morto.
All’inizio sembrava che Andrew Velásquez avesse contratto un brutto raffreddore, tanto da provocargli la febbre, ma il piccolo non migliorava ed è deceduto improvvisamente a causa del matapneumovirus che, secondo i medici, viene contratto molto facilmente dai bambini. Nella maggior parte dei casi, il matapneumovirus provoca soltanto infezioni alla vie respiratorie, per Andrew però che soffriva di asma, l’infezione è stata letale.
Proprio come il coronavirus, in presenza di problemi di salute preesistenti, il virus può colpire il già fragile organismo, decretandone la morte. Proprio per questo, il padre di Andrew, Julián Velázquez, pur devastato dal dolore, ha voluto rilasciare un’intervista a Noticias Univisión 14, proprio per evitare che altri genitori possano soffrire in futuro come lui e sua moglie: “Andate dal medico prima che sia troppo tardi, come è successo a noi”, ha detto il padre del bambino.
Sempre nell’intervista, i genitori di Andrew hanno raccontato come il figlio si sia sentito male subito dopo esser rientrato a casa da una festa di Halloween. Pensando fosse un raffreddore di stagione, Julian e sua moglie hanno dato al figlio i medicinali che si usano in queste circostanze, tanto che il giorno dopo, pur con ancora qualche accenno di mal di gola e tosse, Andrew è andato a scuola, dove è peggiorato.
Gli insegnanti hanno dovuto contattare i genitori del bambino per la febbre alta. Durante la notte Andrew non riusciva nemmeno a respirare, tanto che Julian e sua moglie lo hanno portato al più vicino all’Highland Hospital di Oakland, ma è stato trasferito poi al Children Hospital, dove le condizione di salute Andrew sono precipitate.
Il bambino ha avuto due attacchi di cuore ed è stato portato in terapia intensiva, per ripulire il sangue di Andrew dal Metapneumovirus. Ma il piccolo non ce l’ha fatta ed è morto 48 ore dopo il trattamento.
Il Metapneumovirus per chi soffre di problemi cardiaci o polmonari, come l’asma nel caso di Andrew, può essere letale. Si tratta, infatti, di un virus che colpisce principalmente bambini sotto i 5 anni e impiega dai 3 ai 6 giorni per incubarsi. Questo virus provoca nella maggior parte dei casi raffreddore, tosse leggera, congestione nasale e problemi respiratori, ma può determinare lo sviluppo di polmonite o qualsiasi altra complicanza in alcuni bambini più fragili.
Proprio perché il Metapneumovirus si può trovare ovunque, è necessario prendere delle precauzioni semplici, ma importanti, per i bambini con malattie pregresse polmonari e cardiache croniche, come evitare luoghi chiusi estremamente affollati, coprirsi la bocca tramite una mascherina e lavarsi le mani.
Le garanzie accessorie della RCA sono delle coperture assicurative facoltative ma estremamente importanti, in quanto…
La cover dello smartphone al giorno d'oggi non è più solo una semplice custodia protettiva.…
Il mercato delle auto si appresta a concludere l’anno in positivo. Come riportato da UNRAE,…
Quando scoprirete che cosa è successo non riuscirete a crederci: clamoroso gesto di un turista…
Barista di Agrigento accusato di aver messo del detersivo nel bicchiere dell'acqua di un cliente.…
Una serata di festa e divertimento si è trasformata ben presto in una tragedia per…