Mentre a Modena sono state avviate in modo a dir poco tempestivo le operazioni di sgombero del Rave Party, nel pieno centro di Roma un branco di giovani aggredisce in modo vergognoso un senza tetto indifeso. Le contraddizioni dietro le reazioni dello stato
Una contraddizione a dir poco palese quella dietro le reazioni da parte dello stato in merito ai disordini della movida giovanile in Italia.
L’esempio più palese è quanto accaduto a Modena e nella capitale.
Mentre infatti nella città emiliana si avviavano a tutta velocità (seppur pacificamente) le operazioni di sgombero di un rave party, dall’altre parte dello stivale, nel pieno centro di Roma, si consumava una violenza indicibile ai danni di un senza tetto da parte di un gruppo di giovani.
Quest’ultimo evento lascia particolarmente basiti anche per la reazione dei presenti: non fosse stato, infatti, per delle giovani ragazze intervenute per bloccare il branco di scellerati, l’uomo avrebbe perso la vita nell’attacco, avvenuto totalmente senza motivo, in cui un gruppo di giovani ha iniziato a prenderlo a calci in faccia.
E’ di oggi la notizia delle avvenute operazioni di sgombero di un rave party tenutosi a Modena, finita in prima pagina a discapito di eventi di violenza come quelli accaduti a Roma.
A dare mandato al prefetto locale e alla polizia il neo ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che con urgenza ha stabilito di “adottare, raccordandosi con l’autorità giudiziaria, ogni iniziativa per interrompere l’evento e liberare l’area al più presto”.
Un’urgenza che, tuttavia, cozza con le reazioni rispetto a fenomeni tipici dei centri cittadini borghesi, come quanto avvenuto nel pieno centro di Roma, dove un branco di ragazzi ha circondato un clochard di mezza età e seminudo prendendolo a calci in faccia con una violenza inaudita.
I fatti sono avvenuti in Piazza Trilussa, uno dei luoghi principali della movida romana a pochi passi da Trastevere.
Nel video pubblicato da Repubblica si vede un gruppo di giovani che incita gli altri amici a picchiare l’uomo inerme.
Solo una ragazza, accortasi di quanto stava accadendo, è intervenuta per fermare il bestiale branco incitandoli di fermarsi.
Proprio pochi secondi dopo si vede arrivare una ragazza con una felpa bianca che si scaglia contro gli aggressori, scatenando una maxi rissa.
Un evento, questo, a dir poco ignobile, che ben rappresenta le contraddizioni in atto rispetto alla sicurezza nel Paese: rave repressi con una velocità incredibile e fenomeni di violenza all’ordine del giorno nei centri urbani.
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