A 73 anni, si è spento uno dei pionieri della cucina italiana stellata. Heinz Winkler è stato il più giovane chef italiano a ottenere ben 3 stelle Michelin.
Malgrado la “moda” della cucina d’autore sia una scoperta abbastanza contemporanea, la storia della tradizione culinaria italiana ovviamente, non lo è. Così dietro ai nomi più conosciuti e apprezzati del momento, come Carlo Cracco o Bruno Barbieri, ne sono esistiti tanti altri prima di loro, magari non conosciuti dal grande pubblico, ma certamente molto apprezzati e ammirati nel loro settore, tanto da essere dei veri e propri maestri.
Possiamo dire come in questo caso non sia per nulla questione di bravura, piuttosto di tempistica. Se i cooking show, infatti, fossero stati collaudati così bene molto prima, tanti altri grandissimi chef del passato sarebbero indubbiamente volti noti anche dello spettacolo, proprio come è accaduto ai nostri beniamini oggi che dai fornelli si sono spostati altrove in lungo e in largo.
Fatto sta che la cucina resta una cosa più che seria, e Heinz Winkler questo lo sapeva benissimo. Il tris di cioccolato fondente o il risotto con capesante e salsa al basilico ristretta, sono solo alcune delle prelibatezze culinarie dello chef altoatesino che si è spento oggi all’età di 73 anni.
Da qualche mese Heinz Winkler stava combattendo contro una grave malattia. “Dopo una breve grave malattia, la sua famiglia gli ha detto addio nel profondo dolore”, si legge su Facebook, come riportato dal ‘Corriere della Sera”. Lo chef, dopo aver avuto un collasso nel suo hotel-ristorante ‘Residenz Heinz Winkler in Aschau’ ad Aschau am Chiemse in Baviera, era stato ricoverato all’ospedale di Rosenheim, in Baviera, dove poi è spirato nella notte tra venerdì 28 e sabato 29 per insufficienza multiorgano.
Heinz Winkler e le tre stelle Michelin
Heinz Winkler è nato il 17 luglio 1949 a Bressanone, un paese in provincia di Bolzano famose per essere il capoluogo storico, artistico, culturale, economico, sociale ed amministrativo del comprensorio della Valle Isarco. Lo chef altoatesino era il più piccolo di 11 fratelli e apparteneva a una famiglia di agricoltori, ma a soli 3 anni Winkler perse sua madre.
La passione per la cucina, però, iniziò già all’età di 14 anni, quando iniziò come apprendista cuoco a Bolzano, all’Hotel Laurenz. Da quel momento in poi, Winkler non si è più fermato, lavorando tra Germania, Francia, Italia e Svizzera e trasferendosi definitivamente poi in Germania dal 1978 dove viveva e lavorava. L’hotel-ristorante ‘Residenz Heinz Winkler in Aschau’ che guidava dal 1991, infatti, ha rappresentato il suo sogno più grande. “Il Residenz è stata la sua passione e il più grande lavoro della sua vita”, ha dichiarato la sua famiglia.
Ma non solo. Per molto tempo Winkler è stato il più giovane tristellato del mondo, ottenne infatti la sua terza stella Michelin nel 1981 a soli 31 anni. Solo nel 1994 l’allora trentaduenne Marco Pierre White eguaglierà il masterchef altoatesino che poi verrà superato nel 2022 da Massimiliano Alajmo, chef di 28 anni. Winkler, però, resta uno dei pionieri della cucina italiana stellata, fondendo la tradizione culinaria italiana a quella tedesca, ma che strizza l’occhio alla Nouvelle Cuisine del maestro Paul Bocuse.