La difesa della famiglia tradizionale? Solo una battaglia di facciata, almeno secondo un noto politico che ha notato un particolare durante il giuramento dei ministri del governo Meloni
Che il nuovo governo Meloni, ormai ufficialmente in carica dopo l’incarico affidato alla leader di Fratelli d’Italia dal presidente Mattarella, il giuramento dei ministri e la cerimonia della campanella guardi alla famiglia tradizionale composta da madre e padre, marito e moglie, è cosa nota.
Gran parte della campagna elettorale ma anche numerose dichiarazioni antecedenti hanno evidenziato che questo sarà uno dei temi principali, dal punto di vista delle politiche legate alla famiglia, della nuova legislatura. E la scelta di alcuni ministri, come Eugenia Roccella, ministro della famiglia, natalità e pari opportunità, non fa che confermarlo. La giornalista 68enne ha a tal proposito posizioni molto chiare: “siamo tutti nati nel grembo di una donna, generati da un atto d’amore tra un uomo e una donna. Siamo tutti figli: laici e cattolici, credenti e non credenti, islamici ed ebrei, omosessuali ed eterosessuali. È su questo che si fonda l’unicità della famiglia: sulla capacità di tessere un filo di continuità tra le generazioni, padri, madri, nonni, nipoti, antenati, di collegare passato e futuro dell’uomo, di dargli speranza nel domani”, ha infatti dichiarato in merito alla famiglia.
Ebbene poco dopo la cerimonia di giuramento dei neoministri un ex Forza Italia oggi attivista per i diritti civili è intervenuto per sottolineare una sorta di incoerenza tra il ‘programma politico’ del nuovo governo ed i loro comportamenti nel privato nell’ottica della ‘famiglia tradizionale’. Si tratta di Elio Vito che di fatto ha dichiarato che tra i ministri c’è chi predica in un modo e poi ‘razzola’ in un altro. Concentrandosi su quante, nell’esecutivo, siano effettivamente le famiglie tradizionali formate da una madre e da un padre. E a tal proposito ha tweettato: “Che bello vederl? arrivare al giuramento con compagno, fidanzata, conviventi, figlie fuori dal matrimonio e figli di altri matrimoni. Peccato che poi difendano la famiglia tradizionale…”
Parole che hanno incassato migliaia di like di apprezzamento e retweet. Il riferimento è ad esempio al vicepremier Matteo Salvini, al Quirinale con il figlio Francesco avuto con l’ex moglie Fabrizia Ieluzzi e con la figlia Mirta concepita insieme all’avvocata Giulia Martinelli, con la quale non è convolato a nozze e con l’attuale compagna. O alla stessa premier Giorgia Meloni, che ha portato la figlia Ginevra accompagnata dal compagno Andrea Gianbruno; i due, insieme da anni, non sono sposati. Elio Vito ha dunque rimarcato come in un esecutivo che, ben prima dell’avvio di legislatura, ha lungamente polemizzato sul tema “genitore 1 e genitore 2) vengano di fatto a mancare le ‘basi’ di famiglia tradizionale, almeno per quanto riguarda quelle di premier e vicepremier.
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