Il pensiero del cantante, noto per il passaggio dalle posizioni comuniste all’altro lato della barricata, sull’elezione di Giorgia Meloni e la complessa situazione nella quale si ritroverà a governare. E a cui dedica una preghiera
Nel bene o nel male ha sempre fatto parlare di sé Giovanni Lindo Ferretti, ex frontman dei CCCP e dei CSI.
L’evoluzione umana e personale dell’artista e, di conseguenza, politica, ha da sempre sollevato forti critiche nei suoi confronti, sebbene Ferretti sia riuscito, negli anni, a creare in questo paradosso una linea di assoluta coerenza.
In questa “evoluzione” umana Ferretti non ha mai fatto mistero di essersi avvicinato alle posizioni politiche di Giorgia Meloni.
Celebre, infatti, la sua partecipazione alla manifestazione Atreju, manifestazione politica giovanile della destra italiana.
In quell’occasione dichiarò: “Mi sento in debito con tanta gente che oggi è qui ed è stata costretta a vedere i miei concerti alla festa dell’Unità. Non mi faccio influenzare da queste menate, non mi interessano, il pubblico può essere intelligente e apprezzare una persona anche se le idee con combaciano“.
La Meloni all’epoca confessò di non conoscere la storia musicale dei CCCP e dei CSI (d’altronde, come potrebbe) ma che aveva comunque molto apprezzato il suo sostegno.
Oggi, in piena formazione di governo, Andrea Scanzi lo ha intervistato per Il Fatto Quotidiano, a cui ha dato il suo parere sull’attuale panorama politico e sulle sfide a dir poco complesse che attendono Giorgia Meloni.
Ed è proprio a lei che Ferretti ha dedicato “una preghiera” per la battaglia che attende il governo.
E sulla sinistra…
“Un’ave Maria per lei”: la preghiera di Ferretti per la Meloni. Ma basterà?
Ferretti ha dichiarato di essere stato “innervosito” parecchio dalla campagna elettorale, anche dalla stessa Giorgia Meloni.
Il poliedrico artista, tuttavia, ha deciso comunque di votare per lei, e alla fine, con i risultati alla mano, si è detto: “Povera Giorgia”.
Per tale ragione Ferretti ha detto di aver “recitato un’Ave Maria per lei”, e da allora “ogni giorno dico una preghiera per lei – ha confessato – È in una condizione impossibile: per la situazione generale, per la sua coalizione, per la natura ingovernabile degli italiani.”
Immancabile, poi, la domanda sulla sinistra.
Ferretti, infatti, come è noto ha militato per tantissimi anni nell’estrema sinistra, da cui si è poi allontanato fermamente.
Alla domanda di Scanzi su quello che pensa attualmente della sinistra, Ferretti ha risposto:
“Sono molto contento che abbia perso. Molto. E lo sono perché, da persona cresciuta convinta di appartenere alla sinistra rivoluzionaria e progressista, ho scoperto con dolore – all’implodere dell’Urss – che avevo sostenuto coloro che distruggono da sempre tutto ciò che amo e a cui mi sento legato.”