Manca sempre meno alla formazione del nuovo governo di centrodestra capitanato da Giorgia Meloni, primo presidente del Consiglio donna a 45 anni. Eppure, non è lei la più giovane premier italiana.
Giorgia Meloni, a prescindere dal proprio credo politico, ha raggiunto un primo importantissimo. Con il 26% delle preferenze da parte dell’elettorato italiano, la leader di Fratelli D’Italia è la prima donna in Italia presidente del Consiglio. Si tratta di un risultao eccezionale, un po’ come quando Nilde Iotti ricoprì la terza carica dello Stato più importante nel 1979, diventando la prima donna presidente della Camera dei deputati o come, nel più recente 2018, Maria Elisabetta Alberti Casellati divenne la prima donna Presidente del Senato.
Sono delle piccole conquiste che confermano, passo dopo passo, come la politica sia fatta anche da donne, non è più un tema ad appannaggio esclusivo degli uomini, come già avviene nel resto d’Europa d’altronde. Che poi possa non piacere che questo primato sia andato alla Meloni è un altro discorso, prettamente politico, che nulla toglie comunque alle capacità della nuova premier in pectore italiana.
Molti elettori, infatti, hanno deciso di dare fiducia alla leader di Fratelli D’Italia per la sua “coerenza”, ovvero per la sua capacità di mantenere una linea costante e continua di opposizione. Il partito di Giorgia Meloni è stato l’unico a non prender parte al governo di larghe intese voluto da Mario Draghi in un momento complicato e proprio per la delicatezza del periodo storico che stiamo vivendo, la scelta ostinata della Meloni è stata percepita come il preludio di una fermezza di fondo e di stabilità che manca nel nostro governo.
Il totonomi, però, già mette in crisi la stessa formazione di governo. I partiti di coalizione di centrodestra, ovvero Forza Italia e Lega, sarebbero insoddisfatti delle scelte “tecniche” della Meloni. Per ora, però, si parla solo di congetture. Eppure, magrado Giorgia Melonia sia una premier molto giovane, ha 45 anni, non è la più giovane in assoluto nella storia della Repubblica Italiana. Il primato, infatti, appartiene a qualcun altro.
Il più giovane Premier italiano appartiene al centrosinistra
Giorgia Meloni sarà Presidente del Consiglio a 45 anni come Amintore Fanfani nel lontanto 1954, anche se, in realtà, nel caso di Fanfani si trattò solo dell’incarico di formazione di governo che non ottenne poi la fiducia in Parlamento, durando così solo un mese. Stiamo parlando però di un’età comunque “giovane”, ma non la più giovane in assoluto. Il premier più giovane della storia della Repubblica italiana, infatti, è stato Matteo Renzi nel 2014.
All’epoca l’ex sindaco di Firenze con il PD ottene poi nello stesso anno un risultato straordinario in percentuale alle elezioni europee, mai ottenuto prima dal partito: il 40,8% dei voti. Tornando alla Presidenza del Consiglio però, Matteo Renzi divenne premier a soli 39 anni, un primato che tenne per i tre anni consecutivi in tutta Europa, scavalcato solo dal cancelliere austriaco Sebastian Kurz che di anni ne aveva 31, quando venne eletto nel 2017. Prima di Matteo Renzi, il Presidente del Consiglio italiano più giovane di sempre, però, fu Giovanni Goria che a 44 anni nel 1987 guidò uno dei governi del Pentapartito.