L’uragano Ian sta perdendo forza ed è sceso alla categoria 2 su 5, con venti che arrivano fino a 168 km orari.
E’ senza dubbio una buona notizia, ma le immagini che provengono dagli Stati Uniti, in particolare dalla Florida, mostrano l’incredibile devastazione provocata dal ciclone, che ha fatto rimanere senza elettricità 1,8 milioni di persone. In alcune zone colpite dall’uragano la situazione è talmente pericolosa da rendere impossibile qualsiasi intervento di soccorso.
Le tv statunitensi stanno mostrando in queste ore tutta la forza distruttiva di Ian, che ha sradicato alberi, danneggiato e in alcuni casi distrutto abitazioni e ha anche aumentato il livello del mare di circa 4 metri, provocando terribili alluvioni.
L’allarme era stato lanciato chiaro e forte dopo quanto accaduto a Cuba, dove aveva già causato 2 morti e la paralisi completa dell’erogazione di energia elettrica, oltre a danni devastanti praticamente su tutta l’isola.
Il Centro nazionale uragani l’aveva definito “estremamente pericoloso”, prevedendo “un’ondata di tempeste, venti catastrofici e inondazioni”. Previsione, purtroppo, totalmente azzeccata.
L’uragano ha toccato terra a Cayo Costa, a poca distanza da Fort Meyers, scatenando tutta la sua forza distruttiva. I venti hanno raggiunto i 240 km orari, qualcosa che si era visto poche altre volte da queste parti: gli esperti hanno già definito Ian uno dei cicloni più potenti di sempre.
Proprio in seguito ai terribili danni, che hanno causato l’evacuazione di 2,5 milioni di persone, i governatori di Virginia, Georgia e South Carolina hanno deciso di proclamare comunque lo stato di emergenza nonostante il ciclone abbia perso forza.
Si tratta di un’emergenza molto pesante per gli Stati Uniti e per Joe Biden, che non può correre il rischio di ritrovarsi con un disastro ai livelli di Katrina nel 2005 viste le imminenti elezioni di mid-term.
Il presidente degli Stati Uniti ha già provveduto a dichiarare lo stato di emergenza, mobilitando la protezione civile (Fema) e garantendo ogni aiuto possibile alle città della Florida e anche ai governatori di Virginia, Georgia e South Carolina.
Dalle immagini che stanno giungendo dalla Florida si può notare la distruzione che l’uragano Ian ha lasciato dietro di sé. Prima il ponte sull’arcipelago di Kay West che balla in maniera impressionante a causa delle potenti raffiche di vento, poi i pesantissimi danni nelle zone di Naples, Bonita Springs e Fort Myers.
Nonostante la distanza con Washington sia notevole, l’arrivo del ciclone Ian ha fatto anche posticipare l’udienza pubblica della commissione parlamentare riguardante l’assalto a Capitol Hill da parte dei sostenitori di Donald Trump nel gennaio 2021.
Al momento non si ha notizia di altre vittime, ma la polizia di frontiera americana ha fatto sapere che 23 migranti sono scomparsi al largo della Florida dopo che un battello cubano è affondato.
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