Non solo questione di arancin* in Sicilia. Esiste, infatti, tutta una “guerra civile” in Italia sulla colazione.
Anche se vivete in Trentino Alto Adige o in Valle D’Aosta, conoscete benissimo la faida siciliana che anima l’isola da decenni. Tutto comincia al di là dello stretto, diramandosi in ogni aspetto della vita che sembra esistere solo grazie a questa antica e annosa questione che anima anche i siciliani più pacati.
Se nella Sicilia orientale, infatti, specialmente a Catania, l’arancino è maschio e a punta, condito all’interno una sorta di spezzatino di vitello, nella Sicilia occidentale, a Palermo soprattutto, l’arancina è femmina e tonda e col tritato al suo interno.
Insomma, in questo singolo e distintivo pezzo di tavola calda siciliana, risiede tutta l’intrinseca differenza ai due poli dell’isola. Sì, ci sono altri problemi gravi in Sicilia, ma sembrano impallidire tutti dinnanzi al fritto per eccellenza. Pare però che questa “guerra civile” non si fermi alla Sicilia, ma anzi, si espande in tutta Italia. Possiamo ben dire che nel nostro Paese il cibo sia proprio una questione solenne e che va trattata sempre con la giusta attenzione.
Proprio per la travagliata e tardiva unificazione italiana, ogni regione, oltre a sviluppare una propria identità ben marcata e precisa, ha anche col tempo delineato una propria cultura, tanto da potersi fregiare da sola del titolo di Stato autonomo e indipendente. Si tratta di una questione complicata e intricata, eppure è presente in ogni aspetto della nostra quotidianità a cominciare proprio dalla colazione. Come si chiama, infatti, in Italia il classico cornetto?
Forse la colazione tipica italiana, quella accomuna da Nord a Sud, è proprio caffé e cornetto. Tuttavia, proprio il cornetto, pur rimanendo fedele a se stesso nel contenuto, cambia poi nella forma in base a dove ci troviamo. Su Facebook è stata pubblicata una grafica che ha cercato proprio di fare ordine sulla questione.
Così, l’Italia è stata divisa in 3 grandi macroaree, più Milano, a parte. Risalendo lo stivale, dalla Sicilia fino alle Marche, Umbria e Lazio si dice cornetto, mentre nel Nord Italia – dalla Toscana fino al Friuli-Venezia Giulia – al bar si ordina una brioche. Costituiscono l’eccezione l’Emilia Romagna che utilizza il termine “pasta” anche per il cornetto e Milano che, influenzata dall’aria europea e internazionale che tira al Duomo, chiama il cornetto croissant.
Tuttavia, questa grafica è incompleta. Le regioni al vaglio, infatti, sono solo diciannove: manca l’altra grande isola, ovvero la Sardegna. I sardi sotto il posto, però, hanno preso la faccendo con ironia, commentando così la scelta di estromettere la loro regione dalla grafica: “Immagino che la Sardegna non sia rappresentata perchè fuori concorso,per manifesta superiorità”, ha commentato un utente. “Anche se la Sardegna non c’è, da noi si dice pasta”, ha aggiunto un’altra utente, alla quale però è stato risposto come in realtà in Sardegna si dica cornetto.
Ma anche nelle altre regioni, continua a non esserci una così chiara, netta e unanime differenza di termini.
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