Mentre divampano gli ultimi fuochi della campagna elettorale la Meloni, schiacciata negli scontri con Salvini e Berlusconi, prova a buttarla sulla simpatia in pieno stile “ultimo giorno del liceo”, come scrive Dagospia. Ma com’era, effettivamente, nelle altre campagne elettorali?
Prova a buttarla sull’ironia Giorgia Meloni, che durante l’ultimo giorno a Montecitorio, punzecchia Dagospia, si comporta come fosse nell’ultimo giorno di liceo.
Fra autoironia sui capelli disordinati e i chili di troppo, la leader di FdI distoglie la lunga fila di giornalisti in coda fuori Montecitorio virando sull’escamotage di “rendersi umana”.
Una buona strategia anche per distogliere dagli oramai insanabili malumori presenti nella compagine del centrodestra.
Il suo euroscetticismo e gli scontri oramai a viso aperto con Salvini (fra le varie sullo scostamento di bilancio da 30 miliardi e le sanzioni alla Russia) sono un problema che non può essere nascosto sotto il tappeto.
Ma non solo. Rimane aperta la questione riguardante la distanza siderale con Berlusconi, stufo dei perenni scontri fra la leader di FdI e il capitone e indignato del mancato voto di supporto sulla risoluzione parlamentare contro l’Ungheria.
Vediamo nel dettaglio gli strappi nel centro destra e come in realtà è effettivamente cambiata negli anni la Meloni.
Gli strappi (insanabili) nel centrodestra: come Salvini, Meloni e Berlusconi si fanno la guerra
Negli ultimi giorni la tensione nel centrodestra è continuata a salire.
Gli alleati sono in realtà in disaccordo su tutto, soprattutto sugli argomenti più caldi del momento.
Meloni e Salvini, in particolare, hanno praticamente iniziato un duello a viso aperto su temi nodali quali lo scostamento di bilancio e le sanzioni nei confronti della Russia.
Se in un primo momento Berlusconi si è posto come il papà-garante di un’alleanza con due figlio troppo giovani, dopo il mancato voto sulla risoluzione parlamentare contro l’Ungheria, il cavaliere, come riporta La Stampa, ha voluto lanciare un messaggio chiaro.
In occasione di un’intervista al TG3 ha preso una posiziona netta senza lesinare frecciatine con dardi avvelenati agli alleati:
“La nostra presenza nel governo è garanzia assoluta che il governo sarà un governo liberale, cristiano. E soprattutto: un governo europeista e atlantista“.
Salvini e Meloni, dal canto loro, sembrano non riuscire a mascherare minimamente le distanze.
Nello studio di “Dritto e Rovescio” su Rete4 si presentano separati, uno dopo l’altro.
E si attaccano, senza mezzi termini.
“Non capisco quando Meloni dice di aspettare – attacca Salvini – non si può aspettare Bruxelles o Natale, il governo italiano deve mettere dei soldi adesso. Meglio adesso che non il triplo dopo per pagare un esercito di disoccupati”.
La Meloni, intanto, continua dritta verso l’obiettivo di “ripulire” la sua immagine a livello Europeo e internazionale.
Ma non riesce a convincere tutti. O meglio, ne convince pochi.
E la butta così in caciara ironizzando sul suo aspetto fisico.
Come è cambiata la Meloni negli anni
Abbassando un po’ il tiro, ci si potrebbe ora interrogare se realmente la Meloni sia ingrassata.
Negli anni, ovviamente, anche Giorgina come tutti noi ha subito dei cambiamenti non indifferenti.
Confrontando le foto delle precedenti campagne elettorali, salta all’occhio una certa stanchezza della leader di FdI.
E come è fisiologico che sia, anche il suo corpo con il passare del tempo è cambiato.
Crescendo, si sa, è sempre difficile eliminare i chili in più, ma la fiammante alleata di Salvini e Berlusconi non si dà per vinta. Anzi.
In occasione dell’ultimo giorno a Montecitorio la Meloni, intervistata al volo durante una pausa sigaretta, a La Stampa ha espresso il suo dispiacere per l’impossibilità di curarsi di più fisicamente:
“Da giorni mi chiedono tutti perché mai avessi i capelli legati durante il confronto con Letta… ma io non riesco più ad andare dal parrucchiere, non ho tempo di fare nulla”.
E non ha tempo nemmeno per allenarsi.
“Dal 25 settembre, però, torno a svegliarmi alle 6 e mezza per andare in palestra. Altrimenti continuo a prendere chili e divento come l’omino della Michelin”, autoironizza.
Tranquilla, Giorgia, almeno su questo siamo tutti umani.