Per gli Stati Uniti sarebbero oltre 20 i Paesi in cui i vari partiti avrebbero usufruito dei finanziamenti russi.
Il rapporto dell’intelligence americana, condotto dal 2014 ad oggi, riporta come Mosca abbia investito più di 300 milioni di dollari in questi otto anni per influenzare politici e rappresentanti di governo, anche nei Paesi europei. Al momento non sono emersi i nomi dei politici e dei Paesi individuati durante il lavoro condotto dall’intelligence USA: finora sono circolate solo alcune indiscrezioni, che parlano di Albania, Montenegro e Madagascar.
Non è chiaro se nel dossier ci sia anche l’Italia, ma Roma ha già chiesto informazioni a Washington in tal senso. Le risposte ricevute sono state piuttosto evasive perché l’indagine è ancora in corso, anche se secondo quanto riportato dal quotidiano Libero alcune fonti di intelligence americane avrebbero già fatto sapere che sull’Italia non sarebbe emerso “niente di specifico”.
Tuttavia, l’ex ambasciatore USA alla Nato Kurt Volker ha già puntato il dito nei confronti dei partiti italiani di centrodestra, vale a dire Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia: per Volker tutti e tre avrebbero ricevuto finanziamenti da Mosca perché “riflettono le prospettive russe”.
Parole a cui il Carroccio ha già replicato duramente: “L’unica certezza è che a incassare denaro dal Cremlino è stato prima il Partito Comunista Italiano e in epoca recente La Repubblica che per anni ha allegato la rivista Russia Oggi”.
Accuse che vengono rispedite al mittente anche dalla stessa Russia ed in particolare dalla portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. Intervistata dall’AGI, la portavoce ha attaccato direttamente l’intelligence statunitense, incalzandola sul fatto che anche dagli Stati Uniti arriverebbero fondi per i partiti italiani.
“L’intelligence americana quando ci racconterà quanto spende per i politici italiani?”, ha detto Maria Zakharova. Sulla spinosa questione dei fondi russi ai partiti di oltre 20 Paesi è intervenuta anche la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen.
“Non dobbiamo perdere di vista il modo in cui gli autocrati stranieri prendono di mira i nostri stessi Paesi – le parole della von der Leyen – Le entità straniere sono istituti di finanziamento che minano i nostri valori. La loro disinformazione si sta diffondendo da internet nelle aule delle nostre università”.
“Abbiamo introdotto una legislazione per controllare gli investimenti diretti esteri nelle nostre aziende per problemi di sicurezza – ha aggiunto la presidente della Commissione Europea – Se lo facciamo per la nostra economia, non dovremmo fare lo stesso per i nostri valori? Dobbiamo proteggerci meglio dalle interferenze maligne”.
Per questo, durante il suo discorso sullo stato dell’Unione, Ursula von der Leyen ha annunciato la presentazione di un pacchetto di Difesa della Democrazia, che dovrebbe servire a far emergere “l’influenza straniera nascosta e finanziamenti loschi”.
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