La decisione presa dalla tennista ucraina Marta Kostyuk dopo l’incontro perso a Flushing Meadows ha lasciato tutti senza parole.
L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia è ancora in corso ed il conflitto tra i due Paesi est europei sembra lontano da una risoluzione pacifica. In questi mesi sia l’Ucraina che l’UE e gli USA hanno fallito nel tentativo di cercare una risoluzione diplomatica dello scontro che sta mettendo in ginocchio il Paese e che sta avendo delle forti ripercussioni anche sull’economia europea e globale.
Sebbene al momento l’attenzione dei media si è spostata sulle elezioni politiche, la situazione nella zona di conflitto è tutt’altro che migliorata e le conseguenze si avvertono giorno dopo giorno. Conseguenze che non sono solo di natura economica e umanitaria, ma che influiscono su ogni ambito della vita, anche nello sport.
Dopo l’attacco gli atleti russi e bielorussi sono stati esclusi da numerose competizioni internazionali. Una decisione dura che vuole sottolineare come il mondo dello sport condanni la violenza con decisione. Tuttavia l’esclusione degli atleti russi e bielorussi non è stata permanente in tutti gli sport e le conseguenze del ritorno in scena degli sportivi sta creando qualche dissapore nel circuito internazionale.
Flushing Meadows, il gesto dell’atleta ucraina suscita clamore
Questa tensione è palpabile per chi sta all’interno del circuito, ma è diventata evidente ieri dopo l’incontro tra la tennista ucraina Marta Kostyuk e l’ex numero uno al mondo, la bielorussa Victoria Azarenka. Il match è stato disputato senza alcun segnale di tensione tra le due atlete, ma quando è arrivato il momento di salutarsi, la Kostyuk ha rifiutato di dare la mano all’avversaria come prevede il protocollo tennistico: le due atlete si sono complimentate toccando solamente le racchette.
La decisione ovviamente ha attirato l’attenzione di pubblico e media e fatto chiedere a tutti il perché la Kostyuk abbia snobbato l’avversaria. Prima che l’atleta spiegasse le sue ragioni, è emerso che la presenza della Azarenka è stata evitata in occasione dell’evento Peace for Ukraine proprio perché la Kostyuk si sarebbe sentita a disagio a vederla in quel contesto.
Raggiunta dai giornalisti, la tennista di Kiev ha risposto che si è trattato della scelta giusta e poi ne ha spiegato il motivo: “Tutti cercano di essere super diplomatici su questa cosa ma la mia nazione viene uccisa ogni giorno. Semplicemente non penso che la cosa giusta da fare nelle circostanze in cui mi trovo in questo momento. Non lo so. È stata solo una mia scelta. Abbiamo fatto una grande partita, non fraintendetemi. È una grande concorrente, la rispetto come atleta ma questo non ha nulla a che fare con il suo essere umano”.
Insomma non si è trattato di nulla di personale nei confronti dell’avversaria, ma di una scelta presa per via della situazione in cui versa la sua Nazione. Marta infatti ha ancora parenti che sono rimasti bloccati a Kiev e lottano quotidianamente per la liberazione del loro Paese. Stringere la mano ad un’avversaria appartenente ad uno dei due Paesi occupanti le sarebbe sembrato una mancanza di rispetto per coloro che al momento soffrono.