Alcuni bambini amano andare a scuola, altri lo odiano ed in questi casi il rientro dopo le vacanze estive è più traumatico. Tuttavia non sono solo gli alunni a provare questo tipo di emozioni il primo giorno di scuola.
Da quanto raccontato da Danielle Baron al ‘The Sun’, anche gli adulti temono il primo giorno di scuola per diversi motivi. Per l’insegnante 38enne, l’avvicinarsi al primo giorno di scuola “Crea diversi sentimenti: emozione, nervi, ansia”.
“Ogni persona prova sentimenti diversi in base alla loro esperienza a scuola e alle loro aspettative”. Secondo l’insegnante, lo shock più grande è tornare ad una rigida routine: “La parte più difficile del primo giorno è riprendere il ritmo”.
“Durante le vacanze si continua a lavorare, ma sono talmente lunghe che si perde il ritmo giornaliero di leggere, preparare le lezioni, correggere i compiti, parlare con i genitori, pianificare le gite ecc. D’estate si ha più tempo ma il resto dell’anno si deve concentrare tutto la sera o nei weekend“.
Un altro fattore di tensione è la famiglia: molte insegnanti si preoccupano di non passare abbastanza tempo con i propri figli, “mi sentivo in colpa a lasciare da solo mio figlio dopo l’estate”, ha spiegato Danielle. Da non sottovalutare anche il rapporto con i colleghi di lavoro.
“Ricordo che il primo anno di lavoro, dopo le vacanze estivo, avevo il terrore di tornare a lavoro perché lo staff era tutto al femminile e le mie colleghe non erano molto gentili con me”.
È essenziale che un’insegnante crei una buona relazione con la sua classe fin da subito; la prima impressione conta molto in questo caso e ciò crea parecchia pressione. “Quando si cambia classe ci mancano i nostri vecchi studenti, ma è essenziale creare un buon rapporto con i nuovi alunni -e memorizzare tutti i nuovi nomi!”.
Danielle ha ricordato che i genitori possono chiedere aiuto alla scuola in qualsiasi momento, “anche via email o altre forme telematiche. Anche i gruppi Whatsapp (a volte tossici!) sono utili per informazioni base come gli orari e simili”.
“Se vostro figlio è ansioso e non vuole tornare a scuola, magari perché cambia classe, insegnante o scuola, è importante che il genitore faccia delle prove prima dell’inizio dell’anno scolastico. Si possono immaginare delle situazioni e porre il quesito di ‘che fai se’. Il bambino troverà così il modo di risolvere i suoi problemi e si sentirà più sicuro”.
Sempre il genitore ha la responsabilità di tenere sotto controllo l’apprendimento del figlio durante l’estate. I bambini tendono a dimenticare facilmente le nozioni, “hanno bisogno di tante ripetizioni perché imparino bene”. Un bambino che si sente poco preparato avrà più timore di tornare a scuola.
“Non bisogna farli studiare troppo durante l’estate, ma fare poco ogni giorno, in modo che non dimentichi ciò che ha imparato durante l’anno precedente. Personalizzare gli studi in base al bisogno del bambino renderà il tutto più efficiente”.
L’ultimo consiglio dell’insegnante è quello di organizzarsi in anticipo, in base all’età dell’alunno: “Con i bambini più piccoli è facile organizzare tutto prima del rientro. Con i ragazzi più grandi, pre adolescenti che vogliono la loro libertà, può essere più difficile”.
“Il genitore potrebbe avere la sensazione di non avere più controllo sull’educazione e la preparazione del figlio, ma non è così. Si può comunque prendere in mano la situazione e guidarli il più possibile per affrontare al meglio il ritorno a scuola”.
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