E’ morto a 56 anni l’amministratore delegato dell’azienda dolciaria Balocco. Anche un amico di Alberto è deceduto ieri e sempre a causa di un fulmine.
Per quanto i fulmini o i temporali estivi – quelli che ci fanno assaporare il fresco e la copertina sulle gambe – ci piacciono e ci affascinano, stiamo parlando pur sempre di un fenomeno atmosferico altamente pericoloso e che ogni anno miete un suo abbastanza nutrito numero di vittime. Le ultime sono Alberto Balocco e il suo amico Davide Vigo.
Ieri i due si trovavano in Val Chisone, in Piemonte, per una gita in bici rivelatasi fatale per entrambi però. Sulla strada che porta porta al colle dell’Assietta, Alberto e Davide sono morti fulminati. Un fulmine, infatti, li ha colpiti entrambi mentre pedalavano. Se n’è andato così, a 56 anni, l’amministratore delegato della Balocco ,l’azienda dolciaria di Fossano – in provincia di Cuneo – da quasi 100 anni famosa per i suoi frollini, panettoni e pandori.
L’azienda dolciaria Balocco era stata fondata nel 1927 da Francesco Antonio Balocco e negli anni Novanta il nipote Alberto, dopo aver conseguito un master in organizzazione aziendale alla Bocconi di Milano, aveva preso le redini dell’azienda di famiglia, mantenendo alto in tutta Italia il nome dei Balocco. “Apprendo della triste scomparsa di Alberto Balocco in un tragico incidente, una notizia che ci lascia senza parole. Un grande dolore per la comunità fossanese. Una preghiera per lui e un abbraccio alla famiglia”, ha dichiarato il sindaco di Fossano Dario Tallone.
Ma quante sono le morti per folgoramento da fulmini ogni anno?
Fulmini: il tristo mietitore da mille morti l’anno
Per quanto si tratti di un’eventualità non così frequente, essere colpiti da un fulmine può essere letale per il corpo umano. Il nostro corpo, infatti, può incendiarsi o addirittura fondere a causa delle elevate temperature e dell’intensa attività elettrica. E nel caso in cui non si incontri la morte, un fulmine può comunque provocare ustioni pesanti e gravi danni al cervello.
Paradossalmente però, proprio perché stiamo parlando di acquazzoni straordinari e molto violenti, perché brevi, i mesi in cui il rischio di essere colpiti da una saetta è più alto sono proprio luglio e agosto, ovvero due mesi “fuori stagione”. Ogni anno in Italia cadono all’incirca 1.600.000 fulmini, per la maggior parte concentrati proprio in estate quando magari è più difficile trovare un riparo nell’immediato perché si passa più tempo all’aria aperta. Un po’ come è accaduto ad Alberto Balocco e Davide Vigo, sorpresi da un temporale mentre stavano facendo una via in montagna.
Tuttavia, in Italia al momento non si hanno statistiche relative alla morte per folgoramento da fulmini, proprio perché si tratta di un fenomeno fortunatamente dalla bassa incidenza, anche se ultimamente le notizie relative a incidenti simili sono cresciute sensibilmente, come la famiglia colpita da un fulmine a Soverato, in Calabria, o dell’uomo vittima di un fulmine ad Agrigento. Dei dati, però, provenienti da tutto il mondo ci sono e stimano che ogni anno sono circa 1000 le morti causate da un fulmine, soprattutto in Sud Africa, India, Nepal e Bangladesh.