Uno dei temi su cui si sta spostando la campagna elettorale in vista delle elezioni politiche del 25 settembre è quello dell’aborto, specialmente dopo quanto denunciato da Chiara Ferragni.
La famosissima influencer, moglie del rapper milanese Fedez, ha posto l’accento sull’aborto ‘impossibile’ nelle Marche, puntando il dito contro Fratelli d’Italia.
“Fdi ha reso praticamente impossibile abortire nelle Marche che governa – riporta Chiara Ferragni nelle sue Storie su Instagram – Una politica che rischia di diventare nazionale se la destra vince le elezioni”. “Ora è il nostro tempo di agire e far si che queste cose non accadono”, ha poi aggiunto l’influencer nelle sue Stories.
Inevitabilmente la denuncia di Chiara Ferragni è diventata oggetto di dibattito tra le forze politiche, non senza scontri e accuse al vetriolo.
Già il partito guidato da Giorgia Meloni aveva negato con forza quanto affermato dalla Ferragni: la discussione si è poi spostata su La7, precisamente su InOnda, il programma condotto da Marianna Aprile e Luca Telese.
“L’aborto? Non è un diritto”, la risposta è durissima
Nella puntata di ieri, giovedì 25 agosto, si sono confrontate Laura Boldrini, ex presidente della Camera e ora candidata PD alle politiche, e Eugenia Roccella, candidata per Fratelli d’Italia.
La conduttrice Marianna Aprile, rivolgendosi all’esponente del partito di destra, chiede se l’aborto è un diritto. Ma la risposta della Roccella gela lo studio.
“Io sono una femminista – ha detto Eugenia Roccella – Le femministe non hanno mai considerato l’aborto un diritto, hanno sempre detto che esula dal territorio del diritto”, pur precisando che c’è una legge e va rispettata: “Nessuno la contesta”.
Parole che hanno provocato immediatamente la reazione di Laura Boldrini, che fa presente come per tantissime femministe l’aborto debba essere considerato un diritto della donna. Ma la Roccella non molla un centimetro e rincara la dose: “L’aborto è il lato oscuro della maternità e questa non è mai entrata nello spazio pubblico”. E poi ancora: “La maternità non è mai stata considerata un elemento forte della cittadinanza delle donne”.
Le posizioni dell’esponente di Fratelli d’Italia sconcertano la Boldrini: “Ma io non la capisco – le parole dell’ex presidente della Camera – abbiamo fatto battaglie che adesso però vengono rimesse in discussione limitando l’aborto farmacologico, non consentendo di farlo dei consultori”.
Tanti medici obiettori, da cosa dipende?
La Boldrini incalza la Roccella proprio su questo punto, ovvero sul fatto che in alcune regioni, come le Marche, Fratelli d’Italia ponga limitazioni sull’aborto farmacologico, ricordando anche che negli ospedali la maggior parte dei medici sono obiettori.
La discussione si sposta poi sui motivi che spingono tanti medici a dichiararsi obiettori di coscienza e scegliere quindi di non praticare aborti.
Per Eugenia Roccella praticare l’aborto è impegnativo anche da un punto di vista psicologico ed emotivo. Laura Boldrini sottolinea come la pratica dell’aborto non sia spesso conveniente per l’immagine di un medico.
“Molti medici temono che non gli convenga dal punto di vista della loro carriera”, afferma la candidata del PD alle politiche.