Orietta Berti è una delle cantanti italiane più iconiche di sempre. Ha alle spalle una lunghissima carriera costellata di grandi successi.
Negli ultimi anni Orietta Berti è tornata in auge come protagonista al Festival di Sanremo ma anche dominando le classifiche musicali con la hit “Mille”, cantata con Fedez e Achille Lauro, che inoltre è valsa il disco di platino.
In televisione Orietta Berti è stata poi anche conosciuta per aver ricoperto la carica di giudice di The voice of Italy Senior, e per le sue numerose ospitate al programma di Fabio Fazio, Che tempo che fa, in onda su Rai 3. Di recente ha ricevuto una onorificenza di Stato dalle mani del Prefetto di Reggio Emilia. La signora è stata infatti insignita del grado di commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Insieme a Lei anche il collega Luciano Ligabue.
Molto seguita dai suoi tantissimi aficionados, che si stanno godendo la rinascita della loro beniamina, della Berti risulta meno noto qualche aspetto riconducibile ai suoi compensi. Sicuramente la fortunata carriera sarà stata anche foriera di ottimi e meritati guadagni. Tra il serio e il faceto proviamo a fare due conti in tasca alla navigata artista.
I guadagni di Orietta Berti
L’intramontabile cantante emiliana può contare su risultati professionali davvero impressionanti: 16 milioni di dischi venduti ed una rinnovata giovinezza artistica con l’ interpretazione di nuovi brani molto popolari e apprezzati dalla critica.
Riguardo ai suoi guadagni, non ci sono cifre ufficiali che potrebbero svelare il mistero, anche perché agli incassi derivati dalla carriera musicale, sarebbero da aggiungere quelli prodotti con la televisione. In proposito, un vecchio contratto della durata di 19 settimane e risalente al 1997, pare avesse portato in tasca alla Berti circa 247 milioni di lire.
Di certo c’è la confidenza che nel 2015 ha rilasciato al settimanale Nuovo la cantante, la quale ha affermato: “Ho versato contributi per cinquant’anni ma ho una pensione di 900 euro. E’ mai possibile aver dato tanto e ritrovarsi così poco in mano?”.
Ovviamente alla misura previdenziale vanno integrati tutti i guadagni legati all’attività artistica, tanto più che la Nostra ha aggiunto: “Per fortuna ho lavorato molto e ho messo da parte tanto. Adesso non canto solo per bisogno, ma perché mi piace ancora. Inoltre sono una persona semplice, non faccio spese folli” – ha concluso la Berti.