Sono in tanti a temere le api e scacciarle quando si avvicinano troppo, tuttavia questi piccoli invertebrati andrebbero protetti con molta cura, perché sono essenziali all’ecosistema terrestre.
Quello della salvaguardia delle api è un tema di cui si parla da tempo, in particolar modo a causa dei cambiamenti climatici e dei danni che l’inquinamento sta provocando all’ecosistema naturale terrestre.
Questi piccoli insetti sono adesso una specie a rischio, nonostante la loro estrema importanza. Sono loro a mantenere attivo il ciclo di impollinazione di piante ed alberi, mantenendo così vivo l’habitat di tantissimi animali.
Sono importanti anche alla coltivazione, dato che anche in questo caso gran parte del merito di impollinazione è da consegnare alle api.
Circa l’80% delle piante da fiori sono ‘progettate’ per essere impollinate dagli animali, più nello specifico dagli insetti, incluse le api che svolgono gran parte del lavoro. Senza impollinazione anche l’uomo sarebbe privato di diverse fonti di cibo come frutta e verdura.
Importante è anche la coltivazione dei campi indirizzata a sfamare tutti gli animali da allevamento. Purtroppo a causa del massiccio uso di pesticidi e dell’inquinamento dell’aria la popolazione di api è in diminuzione. Secondo Anne Rowberry, presidente della British Beekeepers Association (BBKA), le api più importanti all’ecosistema sono quelle solitarie.
L’esperta, intervistata dal ‘The Sun’, ha dichiarato: “Ci sono circa 267 api nel Regno Unito, 1 specie di api da miele e 25 bombi; il resto sono api solitarie. Le api da miele sono ottime impollinatrici perché vivono in colonie e possono essere facilmente trasportate nei campi che hanno bisogno di impollinazione”.
“Anche i più carini bombi sono ottimi impollinatori, hanno una lingua più lunga che gli da accesso ai fiori tubolari più profondi; sono ottimi impollinatori soprattutto di erbe e fiori selvatici”.
Nonostante la reputazione da grandi impollinatrici, alcune specie di api non hanno bisogno di raccogliere il polline perché hanno trovato un modo ‘furbo’ di far crescere i loro piccoli ad altre api. La Rowberry ha aggiunto: “Ci sono 6 specie di api cuculo che non hanno bisogno di raccogliere polline”.
“Le regine si avvicinano ai nidi di altri bombi e si infiltrano segretamente per deporre le uova, che poi vengono cresciute dalle api operaie. Anche le api solitarie operano in maniera simile”. Queste, secondo l’esperta, sono molto superiori in numero e decisamente più importanti.
“Le api solitarie sono le più numerose e importanti. Raccolgono il polline e lo conservano sull’addome mentre si spostano di fiore in fiore; volando fanno cadere parte del polline che hanno raccolto, dando così il via all’impollinazione”.
“Di solito si cibano del polline di piccoli fiori, come quello di carote e pastinache, ma amano anche le erbe come timo, rosmarino, maggiorana e salvia”.
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