Incredibile rischio corso dalla Regina Elisabetta. Uno squilibrato voleva attentare alla vita della sovrana del Regno Unito con un’arma micidiale. Ecco cosa è successo nel dettaglio.
La Regina Elisabetta ha da poco tagliato il traguardo dei 70 anni di regno. Le celebrazioni tenutesi in suo onore nel Regno Unito e in tutto il Commonwealth sono state sfarzose e indimenticabili. Altri ha destato grande indignazione e rabbia la notizia di un uomo risoluto ad agire mortalmente contro la Sovrana.
L’insolito accaduto ha avuto luogo nel Castello di Windsor , dove Jaswant Singh Chail, questo il suo nome, avrebbe voluto compiere un folle gesto nei suoi.
Un “assassino” al Castello di Windsor
Sembra che tutto si sia svolto senza grandi impedimenti. Chail, l’uomo di origine indiana, armato di balestra si sarebbe presentato il giorno di Natale di un anno fa al Castello di Windsor , con l’intento di uccidere la Queen Elisabeth . Ad individuarlo sarebbe stato un agente al quale lo stesso Chail si sarebbe palesato, confessandogli le sue folli intenzioni .
“ Sono qui per uccidere la regina” , hai detto l’uomo secondo la pubblica accusa. Quindi l’arresto immediato. A carico del giovane di origini indiane ci già dei precedenti, nel senso che si era reso protagonista di un video in cui rendeva suo il progetto omicida.
Voleva uccidere la Regina per vendicarsi
Oggi Chail è detenuto presso l’ospedale psichiatrico di alta sicurezza a Broadmoor nel Berkshire. Il potenziale omicida è accusato di reati gravissimi in violazione del Tradimento Act, ovvero tradimento e oltraggio contro la Monarchia, unitamente alle aggravanti di possesso di un’arma offensiva e minacce di morte.
L’udienza preliminare si è già svolta presso la Westminster Magistrates’Court di Londra. A rendere note inquietante il quadro dell’accaduto, è il fatto che Chail sosteneva si essere in “missione” per vendicare il massacro di Jallianwala Bagh o di Amristar del 1919 nel Punjab indiano, allora appartenere all’Impero britannico.
Per compiere l’operazione Chail si era di un’arma micidiale, una balestra che è dotato secondo l’accusa potrebbe aver potuto “lesioni gravi o mortali” . Il 14 settembre venturo si svolgerà la prossima udienza.