Sono due le nazioni che salutano una vera eccellenza italiana: Se n’è andato a 29 anni lo chef pistoiese che aveva conquistato i palati d’america.
Rimane un mistero ancora irrisolto l’improvvisa morte del giovane imprenditore pistoiese Matteo Catalani, morto a causa di un arresto cardiaco a soli 29 anni. Sia le autorità locali che quelle italiane stanno adesso indagando per capire cosa possa essere successo.
Matteo aveva lasciato la sua Toscana da giovanissimo per partire alla volta del ‘sogno americano’ e ci era riuscito. Nonostante la giovane età lo chef era riuscito a creare insieme allo zio un ristorante che, nel giro di soli tre anni, era diventato l’icona della cucina italiana.
Dopo il diploma Matteo ha subito deciso di gettarsi nel mondo del lavoro e insieme allo zio ha aperto il locale ‘Retrobottega’ a Washington, la capitale degli Stati Uniti. Il suo motto era “Cucina al volo” e nei suoi tre anni di attività al locale ha cercato di servire nei suoi piatti un pizzico di vera Italia, soprattutto della sua Pistoia.
La genuinità del suo lavoro nonché la qualità dei prodotti lo aveva fatto diventare uno degli chef più apprezzati della città; la sua cucina ha letteralmente conquistato i palati di tutta la grande metropoli. I progetti di Matteo erano però molto più grandi; contava infatti di allargare il business aprendo altre sedi del suo locale.
Solo nel ristorante di Washington gestiva 30 dipendenti e un totale di 600 piatti al giorno. Chi lo ha conosciuto lo ha descritto come un lavoratore instancabile, capace di lavorare anche 12 ore al giorno. L’ambizione del giovane pistoiese era grande, ma purtroppo è stata in un attimo stroncata dal male degli ultimi anni italiani: un ‘malore improvviso’.
Gli interrogativi sulla sua morte sono davvero tanti e ancora tutti senza una chiara risposta. Mentre le autorità statunitensi cercano di scavare a fondo per trovare la verità sulla sua morte, il padre di Matteo Catalani, Massimiliano, si è recato a Washington per vedere un’ultima volta il figlio e seguire da vicino le indagini.
“Quello che so è che riporterò le ceneri di Matteo a Pistoia” ha dichiarato l’uomo ai giornali italiani, “Sto aspettando di saperne di più”. Le ceneri potranno però tornare in Italia soltanto una volta scoperte le cause effettive della sua morte.
Mentre i genitori e la sorella Azzurra piangono la morte del giovane che, a breve, avrebbe compiuto 30 anni, si indaga sulle prime ipotesi. A causare l’improvviso infarto potrebbero essere stati effetti a lungo termine del Covid o qualche problematica legata alla vaccinazione contro lo stesso.
Solo il tempo potrà fornirci qualche spiegazione in più sulla morte del giovane. Queste sono soltanto le prime ipotesi che potrebbero spiegare la prematura scomparsa di un ragazzo totalmente in ottima salute.
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