Il più grande lunapark del sesso al mondo si trova in Francia, esattamente in Linguadoca, a Cap d’Agde, dove ci si imbatte in una sorta di villaggio vacanze caratterizzato dalla totale libertà.
Un luogo che viene descritto nel dettaglio da Fabrizio Roncone del Corriere della Sera, che si è recato sul posto per osservare di persona i migliaia di nudisti – l’età va dai 25 agli 80 anni circa – che scelgono di passare qualche giorno (o anche di più) tra perversione, trasgressioni, scambismo ed esibizionismo.
Un villaggio dove la sicurezza non manca, dato che gli ingressi sono soltanto due, di cui solo uno pedonale. Ma quanto costa il mega lunapark del sesso? I prezzi ovviamente variano in base alla stagione, ma si va dai 10 ai 20 euro giornalieri.
Una volta dentro ci si rende facilmente conto di come nulla sia lasciato al caso e anche di come i naturisti preferiscano di gran lunga l’agiatezza. Oltre al residence Heliopolis, si possono trovare due hotel, un campeggio a 4 stelle, tanti appartamenti e persino delle villette.
Non possono ovviamente mancare i servizi essenziali, ovvero la farmacia, il cinema, la tabaccheria, le banche, i negozi, il supermercato, i bar.
In agosto anche molti turisti italiani
L’inviato del Corriere della Sera si sofferma soprattutto sul supermarket, con l’angolo panetteria che propone baguette a forma di fallo. La nudità la fa da padrona e date le temperature – si arriva anche a 39 gradi – si sta senza veli anche con un certo piacere.
I prezzi sono abbastanza alti – una bottiglietta d’acqua costa 3 euro – ma i turisti arrivano da ogni dove: tedeschi, inglesi, olandesi, ma anche spagnoli e italiani, specialmente nel mese di agosto.
Il reporter del Corriere della Sera scambia anche qualche parola con alcuni italiani che passano le loro vacanze in questo mega lunapark del sesso dove si sta in piena libertà. “Tu, piuttosto, giornalista: non hai caldo ancora tutto vestito?”, dice una del gruppo al giornalista, che viene poi invitato ad una festa che si sarebbe tenuta in serata.
Al ristorante Waiki Beach, che si trova a Port Nature ed è considerato il migliore di tutti, l’inviato si imbatte anche in una signora che brandisce un frustino. Al suo fianco un uomo legato, con il collare di cuoio con le borchie agganciato ad un guinzaglio, legato alla staccionata.
“È Oreste, il mio schiavo. Bell’esemplare, vero?”, dice la signora, che in realtà è la moglie dell’uomo legato: sono entrambi di Lecce.
Lo schiuma party con dj e musica a tutto volume
L’idea del villaggio naturista nasce nel 1974 grazie ai fratelli Paul e René Oltra, che si recano al mare un pomeriggio e scoprono che ci sono alcuni tedeschi completamente nudi. Capiscono che un campeggio potrebbe rappresentare una vera rivoluzione, anche se i due fratelli non immaginavano che il tutto sfociasse in ciò che è diventato oggi.
L’emblema è lo schiuma party, dove sono in tantissimi in acqua, con dj e musica a tutto volume: il giornalista la definisce “una tonnara”. Meglio con l’aperitivo serale e soprattutto con la cena dei villeggianti italiani.