La scomparsa di Piero Angela ha lasciato orfani in Italia tanti appassionati di sapere e conoscenza. Ecco quale patrimonio ha lasciato in eredità il conduttore di SuperQuark.
Si è avuto già modo di parlare ampiamente della carriera di Piero Angela. Una vita professionale, la sua, fatta di grandi affermazioni e numerosi traguardi tagliati nel contesto della cultura. Non a caso a lui il Presidente della Repubblica ha conferito la Medaglia d’Oro ai benmeriti della cultura e dell’arte, oltre a insignirlo anche della onorificenza di Cavaliere di Gran Croce al Merito della Repubblica.
Alle esequie laiche è stato molto struggente il ricordo che ne ha reso il figlio, il divulgatore scientifico Alberto Angela. Le sue parole sono state molto toccanti ma anche piene di speranza e dense di un cauto ottimismo, proprio come avrebbe voluto il papà Piero.
“I valori sono eterni”
In Campidoglio, dove è stata allestita la camera ardente, si è tenuta la cerimonia laica per l’ultimo addio a Piero Angela. Oltre alla famiglia erano presenti alte cariche dello Stato e del Comune di Roma e un cospicuo numero di cittadini.
Prendendo la parola, Alberto Angela ha voluto esprimere alcune considerazioni da consegnare a tutti e lo ha fatto in modo asciutto e conciso, come la tradizione torinese di origine gli ha insegnato: “Le persone che amiamo non vorrebbero mai lasciarci. Però accade. Mio padre è riuscito sempre a unire pur mantenendo le sue opinioni. In questi giorni ci hanno sorpreso messaggi, articoli, pieni non di dolore ma amore, un sentimento che rimane e che si trasforma in valore – ha detto Alberto Angela – E i valori sono eterni”.
Poi, proseguendo, su suo padre ha aggiunto: “ […] L’ultima cosa che fisicamente ha detto, il comunicato, con poche forze, l’abbiamo raccolta io e mia sorella e trascritta. Era come se parlasse agli amici, si è rivolto al suo pubblico, a chi lo ha amato”.
L’immensa eredità che lascia Piero Angela
Riguardo all’eredità lasciata dal conduttore Rai, è lo stesso Alberto Angela che la svela:
“Se n’è andato soddisfatto, come quando ci si alza dopo una cena con gli amici” – ha commentato il collega e successore Alberto. “Quando ha capito che era arrivata la fine ha concluso le trasmissioni e il disco jazz, discorso ai familiari e al pubblico, e poi se ne è andato”.
“Sembrava riservato – ha ripreso l’uomo – ma dentro aveva un fuoco. La sua è una eredità non fisica ma di atteggiamento nella vita. Ci ha detto di fare la nostra parte, e anche io ora cercherò di fare la mia”, ha concluso il divulgatore, dopo aver aggiunto che Piero Angela continuerà a vivere “in tutti quei ragazzi che cercano l’eccellenza, in tutti i ricercatori che cercano di andare a meta e nelle persone che cercano di unire e non di disunire, in tutte le persone che cercano la bellezza della natura e in quelle che cercano di assaporare la vita”.