Non sono ore facili per l’Italia che si trova a dover salutare il più grande divulgatore scientifico televisivo di sempre. Ma prima di lasciarci Piero Angela ha voluto diffondere un prezioso messaggio ai telespettatori
Sono parole sentite, cariche di emozione ma anche straordinarie nel loro significato e sono state rese note poco dopo la scomparsa del più grande divulgatore scientifico televisivo, scomparso il 13 agosto all’età di 93 anni. Dopo il messaggio del figlio Alberto, che con poche parole annunciava il triste lutto conseguente alla morte di Piero Angela, le pagine social di SuperQuark, il suo celebre programma in onda dal 27 gennaio del 1995 con ben 336 puntate trasmesse, hanno diffuso il ‘testamento’ del divulgatore scientifico, conduttore televisivo, giornalista, saggista (e persino musicista) torinese, parole di grande rilevanza che devono farci riflettere tutti.
L’ultimo messaggio da brividi di Piero Angela ai telespettatori
“Cari amici – inizia così l’ultimo saluto di Piero Angela – mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana. Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano”.
“Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia. È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati. A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato. Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese. Un grande abbraccio”.
Le ragioni per cui ricorderemo Piero Angela
Sono molteplici le ragioni per le quali non dimenticheremo mai Piero Angela. Classe 1928, ha iniziato la sua carriera giornalistica in Rai e di recente aveva festeggiato i 70 anni di permanenza nella rete del servizio pubblico. È stato colui che per primo ha portato la scienza nelle case degli italiani, con la sua intramontabile carriera in Quark e Superquark avviata dopo aver lavorato prima come cronista radiofonico e poi come conduttore del telegiornale.
La prima puntata di Quark è andata in onda il 18 marzo del 1981 (indimenticabile la sigla, l’aria dalla suite n° 3 in re maggiore di Johann Sebastian Bach nella versione eseguita dal gruppo The Swingle Singers) e subito tutti compresero che Angela era una persona in grado di raccontare storie di scienza passando da argomenti legati al corpo umano fino al ciclo vitale di una stella o al mondo della natura. Nel 1989, anno delle ultime puntate di Quark, Piero Angela è tra i fondatori dell’associazione per il controllo sulle pseudoscienze, il CICAP, nata allo scopo di promuovere l’educazione scientifica e lo spirito critico ma anche per indagare sull’effettiva esistenza dei presunti fenomeni paranormali. Di questa associazione era presidente onorario dal 2016. Tra i suoi hobby che in pochi conoscevano vi erano gli scacchi (è stato anche tra gli ospiti d’onore delle Olimpiadi degli schacchi del 2006 a Torino) e la musica (era una bravo pianista appassionato di jazz).
Oltre a Quark e Superquark ha condotto innumerevoli altri programmi in onda sulla Rai come Il pianeta dei dinosauri, Speciale Ulisse, Viaggio nel cosmo, La macchina meravigliosa. Ed è autore di moltissimi libri ed opere come Il mio lungo viaggio. 90 anni di storie vissute, Tredici miliardi di anni. Il romanzo dell’Universo e della Vita, Viaggio dentro la mente. Conoscere il cervello per tenerlo in forma, A cosa serve la politica?, Ti amerò per sempre. La scienza dell’amore. Una vita piena, ricca, indimenticabile.