Ci sono dei miti culinari che miti, dopo tutto, non sono. Uno di questi potrebbe riguardare il famigerato e famoso Gambero Rosso di Mazara. La sua origine è davvero quella che conosciamo ormai tutti noi o si nasconde altro dietro?
La cucina è diventata ormai, come piace dire a quelli più studiati e che sanno qualcosa in più di noi, un’experience a tutti gli effetti. Anche la semplice pizza, piatto povero della tradizione culinaria per eccellenza che si realizza con farina, pomodoro e mozzarella, ormai risente dei tempi unici e moderni che stiamo vivendo.
Insomma, perché mangiare qualcosa di scialbo, abitudinario e riservato ai comuni mortali, quando si può assaporare il fantastico formaggio di capra allevata nelle lande desolate e deserte in cima ad una montagna innevata e sperduta, ma così sperduta, da essere l’ingrediente principale di tutte le pizzerie chic e glam che contano e che sanno il fatto loro? Insomma, ci siamo capiti.
Ecco quindi che non importa più il prodotto e la sua bontà, ma il fascino e lo storytelling che gravita attorno, in un misto di gusto narrativo più che culinario che automatizza le nostre papille gustative a provare un piacere innato e intenso. Eppure, oggi siamo pronti a scardinare ogni vostra certezza, sempre nel nome dell’experience. Cosa c’è di meglio, infatti, di una sconvolgente verità che vi farà perdere tutti i sensi in un baleno?
Gambero Rosso di Mazara: svelata la sua vera “identità”
Il Gambero Rosso di Mazara è davvero una prelibatezza culinari unica nel suo genere. Chi vuole concedersi una serata a base di pesce, non può assolutamente fare a meno di assaporare il crostaceo dal vivido color rosso porpora. Ma non solo. La sua carne è molto più morbida e dolce e si scioglie più facilmente in bocca rispetto al suo comune “cugino”, ovvero il classico gamberone arancione che troviamo anche al supermercato.
Simo sicuri però che questa perla culinaria sia davvero di Mazara del Vallo? Mazara è un comune marittimo in provincia di Trapani, famoso proprio per le sue prelibatezze ittiche, così come tutta la zona in realtà, che ha un’antica tradizione peschereccia di tonni. Pare però che il Gambero Rosso non sia per nulla di Mazara.
I pescatori locali, infatti, catturano il gambero sempre nel Mar Mediterraneo, ma ben lontano dalla costa siciliana. Insomma, la storia che quasi quasi il Gambero Rosso si raccolga solo mettendo un piede a Mazara del Vallo è assolutamente falsa. Questi deliziosi crostacei, infatti, provengono anche da Mazara, ma la maggior parte, invece, viene pescata in Libia. Insomma, una zona non proprio dietro l’angolo e molto più vicina alla Sicilia orientale, che non occidentale.
Proprio per questo, non esiste nemmeno una denominazione di origine dietro il gambero rosso. Si tratta solo di marketing ben riuscito che ha collaudato e consolidato nel tempo un falso mito efficace e capace di farci spendere anche tantissimi soldi per un’esclusiva del Made in Italy inesistente, in virtù proprio di quell’experience unica che ormai siamo costretti a vivere se vogliamo mangiare bene.