Il Generale Pappalardo è tornato in politica più agguerrito che mai e questa volta si è candidato al Governo come leader del suo partito.
Il Movimento dei Gilet Arancioni e il suo leader il Generale Pappalardo sono più che pronti alle prossime elezioni del 25 Settembre 2022. La candidatura a capo del Governo è ormai ufficiale; questa volta sta tendando il tutto per tutto con un programma rivoluzionario.
Il generale è molto attivo sul suo profilo Facebook, dove da diverso tempo, ogni giorno, espone uno dei punti del suo programma politico. Oltre al grido di ‘no green pass‘, i Gilet Arancioni hanno lanciato una proposta forte: la lira italica.
In una recentissima diretta Facebook, adesso visibile in video sul suo profilo, Antonio Pappalardo ha chiarito i punti salienti del suo programma politico, esponendo non solo il grande progetto per la ripresa dell’Italia, ma puntando il dito sugli altri politici italiani: “Tutti traditori”, li ha definiti.
Intanto dopo uno sfogo iniziale è andato avanti, con il logo del partito alle spalle; “Ci candidiamo alla faccia vostra. Faremo come ci ha insegnato Gesù Cristo: taglieremo le mani e le butteremo via. Tutte le cose le faremo in 48 ore. Pappalardo diventa capo del governo, riunisce il Consiglio dei Ministri e immediatamente firma i decreti”.
“Fatemi Presidente, faccio quello che devo fare e vado via, mica come le mummie al Governo”
Inoltre, per sottolineare la trasparenza del partito arancione, ha spiegato che le candidature saranno spontanee: “Per primi nella storia della Repubblica accettiamo le autocandidature. Venite da noi, ci dite che vi volete candidare e noi vi diamo la candidatura”.
“Questa è la differenza che c’è tra noi, che siamo altamente democratici, e questi fot*utissimi dittatori che stanno rovinando il Paese“. Parole dure quelle del leader dei Gilet, che in programma ha un piano ben preciso per rivoluzionare completamente l’Italia.
Al primo posto l’uscita dall’Europa e dalla Nato: “Fuori dalla Nato, così si levano dalle balle. Italiani, che continuate a votare il bel Draghetto, Salvini, Di Maio, Letta e company, ma lo sapete che se questi vincono le elezioni, i vostri figli andranno a combattere in Ucraina?”.
“Noi invece usciremo dalla Nato e qualificheremo Roma come Città Santa. Usciremo anche dall’Europa, ma non perché ce l’abbiamo coi Paesi europei. L’Italia appartiene a tutto il mondo e quindi gli argentini, i colombiani, i messicani, tutti i cristiani del mondo si vedranno in noi. Hai capito Germania? Hai capito Gran Bretagna? Avete capito?”.
Addio all’Euro: meglio la Lira Italica
Altro punto fondamentale è l’abolizione della Polizia di Stato, Polizia Municipale e servizi segreti, sostituiti da un unica polizia confederale, l’Arma dei Carabinieri, che si occuperà sua della sicurezza interna al paese che di quella internazionale e del controspionaggio. L’inno è uno: “L’Italia diventerà un paese di pace”.
Altro grandissimo cavallo di battaglia è la lira italica, una nuova moneta nazionale equivalente all’euro: “Una lira equivale a un euro. È una moneta a credito e non a debito. Noi daremo immediatamente 1500 lire al mese alle casalinghe, così i bambini vengono educati bene: curano i figli, curano la casa e invece lo Stato dà a queste donne un calcio nel sedere”.
“Poi a tutti gli italiani rapinati dallo Stato dal 2000 (stipendi e pensioni dimezzate per i fondi del RdC ndr) restituiremo 1200 lire italiche. Non ci credete? Fatemi capo del governo e io il giorno dopo telefono al direttore generale del ministero del Tesoro, faccio stampare questa moneta e vi arriva il giorno dopo a casa. Che cosa volete di più?”