Gli esperti hanno creduto si trattasse di un tipo di medusa visto solo una volta 25 anni fa, ma in realtà si tratta con ogni probabilità di una creatura mai vista al mondo
Un avvistamento senza precedenti quello fatto sulle coste della Papua Nuova Guinea, dove un sommozzatore potrebbe aver scoperto una nuova specie di medusa.
Gli esperti sospettano che si tratti, infatti, di una creatura marina mai avvistata fino ad oggi, a dispetto di quanto creduto inizialmente, ossia che si trattasse di una specie avvistata un’unica volta nel 1997 e poi mai più vista.
Dorian Borcherds, proprietario di ‘Scuba Ventures’ nel New Ireland, una provincia della Nuova Papua Guinea, era uscito per fare una nuotata quando si è ritrovato dinanzi a questa meravigliosa scoperta.
“Mentre facevo un’immersione oggi ho scoperto un nuovo tipo di medusa. Ha dei segni particolarissimi ed è poco più grande di un pallone da calcio, per altro nuotava abbastanza velocemente”, ha scritto sui social media.
Una visione che lo ha lasciato a dir poco basito, considerando soprattutto che Dorian si immerge nella zona da oltre vent’anni.
Mentre nuotava la sua attenzione è stata catturata da un gruppo di tre meduse con segni particolarissimi, come d’altronde si può vedere in foto.
Incuriosito di sapere di cosa si trattasse, ha scaricato assieme alla figlia un’applicazione che serve per riconoscere i vari tipi di meduse.
Dato che non è stato possibile identificarlo in alcun modo, in quanto nel database non c’erano foto né video di meduse di quella tipologia, il sommozzatore ha deciso di caricare assieme alla figlia il video sulla piattaforma, e “nel giro di mezz’ora sono stato contattato da un esperto di meduse della Tasmania che era eccitatissimo di saperne di più.”
L’esperto, inizialmente, era convinto che si trattasse, come già anticipato, del secondo avvistamento di una varietà che era stata avvistata per la prima e l’unica volta nel 1997, dunque 25 anni fa, nella Grande Barriera Corallina e chiamata Chirodectes maculatus
Quell’esemplare è stato conservato al Queensland Museum di Brisbane, dove gli esperti hanno lavorato con il dottor Gershwin e insieme hanno concluso che la creatura era più grande e aveva segni diversi.
Il suo articolo sulle “nuove” specie è in attesa di essere verificato da altri scienziati.
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