E’ morto a 74 anni Roberto Nobile, attore di teatro protagonista anche di tante fiction di successo targate Made in Italy.
Ci sono certi attori che, non si sa bene come o perché, rientrano a pieno titoli tra quegli interpreti che hanno accompagnato la nostra vita. In qualche modo, guardando la tv, in una sorta di dipinto di Dorian Gray, guardiamo nell’altro il tempo che passa, facendo i conti anche con la nostra di vecchiaia. Tuttavia, è più semplice fare un riscontro con l’altro e dire all’improvviso, quando finalmente riesci a collegare quel volto un po’ più stanco, rilasciato e pasciuto ad un ricordo che si era fossilizzato nella tua mente: “Ma quanto è invecchiato!”.
Ecco, esistono degli attori “cuscinetto” che scandiscono fasi del nostro quotidiano e di un mondo che cambia insieme a noi. Uno di questi era certamente Roberto Nobile. Magari il nome non vi dirà nulla in particolare, eppure tutti, ma proprio tutti, a meno che non abbiate o non accendiate la tv a casa di più di 30 anni, lo abbiamo visto recitare per alcune fiction che hanno fatto la storia del piccolo schermo italiano.
Purtroppo Roberto Nobile ci ha lasciato per un malore improvviso all’età di 74 anni. Se ancora, però, nemmeno il volto vi ricorda qualcosa, fare menzione di due dei suoi più grandi successi professionali vi farà sicuramente accendere la lampadina. Nobile, infatti, è stata colonna portante di due delle serie tv più amate dagli italiani, sia in casa Mediaset che in Rai.
La carriera di Roberto Nobile all’insegna della recitazione tra teatro e tv
Roberto Nobile era nato a Verona l’11 novembre del 1947. Le sue origini, però, erano tutte siciliane, ragusane per la precisione. Dopo alcuni lavori per il teatro, l’attore ha deciso di intraprendere la strada del cinema, lavorando per Giuseppe Tornatore in “Stanno tutti bene”, in cui interpretava Guglielmo, uno dei figli di Marcello Mastroianni. Ma non solo. Ha preso parte anche ad alcune delle pellicole più riuscite di Nanni Moretti come, “Caro diario”, “La stanza del figlio” e “Habemus Papam”.
Tuttavia, inizia a farsi conoscere e apprezzare dal grande pubblico quando viene scelto per il ruolo del saggio e stimato Antonio Parmesan in “Distretto di Polizia“, andata in onda su Canale 5 dal 2000 al 2012, per ben 12 anni. Nobile, in questa veste, è stato per otto stagioni addetto alle ricerche e all’archivio, dal talento incredibile. Riusciva, infatti, anche con pochi indizi, a scovare i pregiudicati.
Il suo ruolo più riuscito però, forse perché entrato in contatto con la sua atavica appartenenza siciliana, è stato quello di Nicolò Zito ne “Il commissario Montalbano”, ovvero il giornalista complice di Luca Zingaretti dal 1999 al 2019 per ben 24 episodi. E proprio Zingaretti ha voluto omaggiare con una stories su Instagram il collega deceduto, ricordandolo con affetto e tanta stima.
“È mancato, improvvisamente, il mio amico Roberto. Faceva Nobile di cognome e mai cognome fu più azzeccato. Aveva l’educazione, la compostezza, la postura e l’eleganza d’animo di un nobiluomo. L’ho conosciuto tanti anni fa sul set del Commissario Montalbano, interpretava Nicolò Zito, il giornalista amico del Commissario Montalbano e devo dire che fu un incontro di quelli che si ricorda perché amici lo diventammo davvero e subito. Per più di vent’anni”, ha scritto l’attore in un lunghissimo messaggio. “Ora te ne sei andato e mi sembra impossibile si sia spento il tuo sorriso e che la tua gentilezza non ci sia più. Sono attonito, sono svuotato e addolorato. Ti voglio bene Roberto, te ne vorrò sempre”.