L’assurdo alterco fra il parroco e il fedele, reo di aver di aver lasciato un’offerta troppo bassa, sconvolge la comunità. La Curia lo difende, ma le dinamiche non lascerebbero dubbi
Una storia incredibile quella che arriva da Aversa, dove una lite molto accesa avvenuta fra un parroco e un fedele ha lasciato tutti interdetti.
Pomo della discordia un’offerta per la celebrazione di un funerale giudicata “troppo bassa”, e che ha fatto scattare un vero e proprio scontro fra l’ecclesiastico e il fedele, che è finito in ospedale.
Le dinamiche della lite e la posizione della Curia.
Protagonisti di questa grottesca vicenda sono il parroco della Chiesa normanna di Aversa e un fedele.
I fatti risalgono a ieri mattina, quando, terminata la cerimonia di un funerale nella chiesa della piccola città campana, il parente del defunto, come da consuetudine, si è recato nella sagrestia della Chiesa di Madonna di Casaluce per lasciare un’offerta.
Un’offerta, appunto, e non una donazione obbligatoria.
Ma la somma del denaro lasciato dal fedele, che ammontava a 25 euro, ha lasciato interdetto il parroco, sbigottito a quanto pare dall’esigua quantità di denaro.
A.F, queste le iniziali del parroco, stando a quanto emerso dai quotidiani locali, avrebbe fatto notare all’uomo che l’offerta era decisamente troppo bassa rispetto agli “standard”, non sappiamo quali, a cui la chiesa era evidentemente abituata.
All’inizio ne è scaturita una discussione dai toni pacati, ma la situazione da lì a poco sarebbe degenerata sfociando nella violenza.
A quanto sembra, infatti, si sarebbe addirittura arrivati a spintoni e urla in sagrestia, soprattutto dopo che il fedele avrebbe deciso di lasciare il denaro sul tavolo ribadendo come non ci sia un limite né tanto meno un obbligo per la donazione da fare in quanto, appunto, è una donazione spontanea.
Il fedele si sarebbe dunque allontanato, innescando una reazione decisamente esagerata da parte del parroco che, accecato dall’ira, lo avrebbe insultato per poi scagliarsi contro il parente del defunto ferendolo.
L’uomo, si legge, avrebbe persino riportato escoriazioni, decidendo di recarsi presso l’Ospedale locale per farsi realizzare un referto.
Le intenzioni del fedele sono ferme. L’uomo, infatti, è intenzionato a denunciare il sacerdote sia per l’aggressione fisica e verbale sia per la richiesta di denaro che, essendo appunto un’offerta libera, non era obbligatoria.
Nel frattempo, appresa la notizia, per la Curia non si tratterebbe di una vera e propria aggressione, ma semplicemente di un acceso scambio di opinioni fra i due, prendendo dunque posizione a favore dell’ecclesiastico e non condannando la reazione spropositata che è sfociata in aggressione fisica.
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