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Spettacolo

“Col mio corpo faccio il cavolo che voglio”: Sabrina Salerno senza peli sulla lingua | Ma le femministe a Bilbao..

Era il 1991 quando la Salerno cantava “Oltre alle gambe c’è di più”, ma quel grido di liberazione al femminile non sempre è stato apprezzato dalle donne. Come quell’episodio che la vide coinvolta a Bilbao con un gruppo di femministe a dir poco agguerrite

Sono passati 31 anni circa dalla pubblicazione di un brano destinato a fare storia: “Siamo Donne” di Sabrina Salerno.

Un pezzo indubbiamente iconico, che diede per altro vita a un altrettanto iconico duo: quello con Jo Squillo.

Oggi siamo soliti interpretarlo come un grido di libertà, una sorta di rivincita ancora dal sapore anni ’80 nei confronti di costumi e cultura italiani che, nonostante la rivoluzione sessantottina, non volevano saperne di cambiare e continuavano a mantenere inalterata una forte tendenza patriarcale.

Ai tempi, però, le cose non andarono esattamente così. In occasione di un capodanno, infatti, la Salerno non venne di certo accolta in maniera calorosa da un gruppo di femministe armate per le quali la cantante incarnava tutto ciò che remava contro la lotta.

I suoi intenti però erano ben altri, o per lo meno è questo quello che lei stessa ha sempre chiarito in occasione di diverse interviste.

E in barba ai contenuti sul web che continuano a “oggettivarla” in modo un po’ feticista, la Salerno è stata e continua ad essere ben altro di “due gambe”, appunto.

D’altronde è stata lei stessa a sbottare recentemente sul punto, chiarendo il suo punto di vista senza mezzi termini e senza lesinare parole pesanti:

“Qui si parla solo delle mie tette e nessuno dice che ho venduto venti milioni di dischi: adesso basta”.

Vediamo nel dettaglio la vicenda che la vide protagonista nello scontro con un gruppo di fervide femministe e come può essere interpretato, oggi, quell’evento sia dalla diretta interessata e come ha recentemente parlato del femminismo e delle critiche che la ricoprono ancora oggi.

Sabrina Salerno e quell’assurda storia con le femministe a Bilbao

Era il 31 dicembre e la cantante si trovava nella città spagnola per partecipare al concerto del 31 dicembre in piazza.

Ad accoglierla una folla di femministe arrabbiate che vedevano nella Salerno l’emblema delle donne che si fanno oggettivizzare dagli uomini per il loro corpo.

“C’era una folla inferocita, avevano anche bombe molotov: erano femministe che mi accusavano di interpretare il ruolo della donna oggetto” – ha spiegato in un’intervista al Messaggero – “In realtà, invece, con la mia musica ho sempre rivendicato l’indipendenza delle donne, la nostra capacità di scegliere il nostro destino”.

In un’altra recente intervista è tornata sull’argomento. Difendendo il diritto ad essere ricordata per la sua carriera e non per il suo seno come sopra menzionato, la Salerno ha tirato fuori nuovamente la triste vicenda accaduta a Bilbao:

Sono cambiate le donne. Sono consapevoli, non accettano un ruolo subalterno. Le femministe a Bilbao mi tirarono uova e pomodori, adesso la bellezza è un punto d’orgoglio. Tutte hanno capito che il corpo è una conquista a qualsiasi età”.

Recentemente, per altro, è tornato in auge il video di un’intervista nella quale affronta il tema del femminismo, da quello che ha vissuto negli anni Ottanta ad oggi.

La clip si apre con un’intervista di quei tempi in cui fa un riferimento a Fellini che, ai tempi, la definì la rappresentazione più eloquente della donna italiana contemporanea.

Ed è a seguito la clip di quell’intervista che la Salerno racconta la vicenda dell’aggressione da parte delle femministe a Bilbao durante il concerto di Capodanno.

La cantante ricorda che iniziarono a tirarle bottiglie sul palco, in quanto per le femministe “mostrare il corpo era qualcosa di sbagliato, era qualcosa di ingiusto, era qualcosa di innapropriato”, racconta la Salerno, che nell’intervista aggiunge poi il suo parere.

“In realtà non è così” – spiega – “il col mio corpo faccio il cavolo che voglio, primo. Non mi faccio comandare da nessuno, il corpo è mio”.

Nel video viene poi mostrata un’ulteriore clip risalente sempre agli anni Ottanta nella quale la Salerno affrontò il tema delle critiche riguardanti il fatto che le persone, ai tempi, la accusavano di mostrare troppo il suo corpo e di usare il suo fisico per avere successo.

Ma la cantante rispose anzitutto riferendosi al fatto che lo facessero altre donne quali Brigitte Bardot, Marilyn Monroe, e Sophia Loren stessa che, a suo parere, usò il suo corpo per avere successo.

Con onestà, poi, nell’intervista attuale, la Salerno afferma di aver usato quel ruolo perché, di fatto, le faceva comodo.

“D’altronde dovevo vendere un prodotto”, spiega, “quindi mi andava benissimo di farlo così”.

Il video poi conclude così: “Chiamami femminista, o non femminista, non lo so. Io ti dico solo che sono per la parità dei diritti, diritti che ancora oggi non ci sono.

Martina De Marco

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