Le temperature da record e il vento in combinazione stanno devastando ettari di fuoco. L’Italia che brucia
Uno spettacolo terribile quello che si sta consumando nella Versilia, una regione geografica situata nella Toscana Nord-Occidentale, dove da due giorni stanno bruciando ettari ed ettari di bosco.
La situazione è degenerata nella notte a causa del vento che ha aumentato e spinto le fiamme in una zona adiacente le abitazioni di Miglianello, Pieve a Elici , Montigiano.
I nuclei abitati minacciati dalle fiamme sono stati fatti evacuare per sicurezza.
Ecco nel dettaglio la situazione.
Una situazione fortemente critica quella che si sta palesando nelle ultime ore, durante le quali anche gli interventi di soccorso sono stati a dir poco ostici.
Gli incendi sono divampati nel bosco situato presso il comune di Massarosa ma, come anticipato, si sono alimentati e spostati ulteriormente a causa del vento.
Per tale ragione decine e decine di cittadini sono stati fatti evacuare nella paura che le abitazioni possano essere lambite dalle forti fiamme.
Nel corso della nottata i vigili del fuoco hanno dovuto far fronte non solo all’emergenza, ma anche a una serie di complicazioni connesse.
Oltre alle varie esplosioni di serbatoi di GPL, a complicare gli interventi di soccorso le variazioni di vento, una visibilità scarsa e la conformazione geomorfologica in sé che ha complicato ulteriormente la situazione.
Attualmente al lavoro sul territorio il personale Aib della regione Toscana e i vigili del fuoco di terra, tutti in attesa dell’arrivo dei canadair e degli elicotteri Aib.
La stima degli ettari bruciati ieri sera ammontava a più di 500 ettari.
A fornire un quadro sull’attuale situazione ieri è stato il presidente della regione Toscana Eugenio Giani:
“Stiamo lavorando per contenere e contrastare il fuoco in ogni modo: 140 persone si sono riversate lungo il fronte in questo ore – ha spiegato – Ma la situazione è complicata: non è un incendio che si sviluppa in modo lineare e continuo, ma con salti anche di diversi chilometri che costringono a rivedere continuamente i piani di intervento. Si tratta di più falò a macchia di leopardo, il che rende complicate le operazioni di spegnimento”.
“Già molte case sono state evacuate – aveva notificato nella giornata di ieri – contiamo ad ora già cento sfollati. Alcuni hanno trovato riparo da parenti, per altri è stata attrezzata per la notte la scuola del paese”.
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