Viaggio alla scoperta dei Paesi più sicuri nel mondo: nel caso in cui abbiate voglia o necessità di trasferirvi, meglio sapere allora se sia un posto pericoloso o meno la vostra nuova casa.
Sapete quali sono i Paesi più sicuri di tutti? E quelli invece più pericolosi? Se avete solo qualche idea, frutto anche di categorie di pensiero precostituite, allora vuol dire che non conoscete il Global Peace Index, ovvero la classifica stilata dall’Institute for Economics & Peace che misura il grado di stabilità di una Nazione. In altre parole, grazie a quest’indice, sappiamo se quel determinato Stato abbia una solida forma di governo atta a garantire la pace sia dentro che fuori i confini nazionali.
Il GPI prende in considerazione 163 Stati e territori indipendenti, che rappresentano complessivamente il 99,7% della popolazione mondiale, in base proprio al loro livello di pace. E visti i tempi che corrono, sarà anche una classifica piuttosto turbolenta e sempre in divenire. Nell’ultimo decennio, infatti, il Global Peace Index ha mostrato alcune preoccupanti tendenze di aumento della violenza in generale, a discapito quindi delle scelte diplomatiche, nate appunto per scongiurare le guerre, tramite trattati di pacificazione.
Per farci brevemente un’idea, i risultati a lungo termine del Global Peace Index nel 2017 hanno dimostrato – e questo ben prima del colpo di Stato in Birmania, della caduta di Kabul e della guerra in Ucraina – come nell’ultimo decennio il mondo sia diventato meno pacifico. Si tratta di un deterioramento del 2,14% del livello di pace globale negli ultimi 10 anni, con una conseguente e crescente disuguaglianza tra i paesi più e meno pacifici. Ma non solo. E’ aumentato di molto l’impatto del terrorismo, anche in Europa, con un numero storicamente elevato di persone uccise in incidenti terroristici negli ultimi 10 anni.
La classifica 2022 del GPI
Dal maggio 2009, ogni anno il GPI pubblica il proprio rapporto rispetto ai Paesi, dai più ai meno sicuri. Per stilare la classifica, l’indice fa affidamento su un gruppo internazionale di esperti di pace provenienti da istituti per la pace e gruppi di riflessione che analizzano i dati raccolti dall’Economist Intelligence Unit, prima di trarre le conclusioni.
Ci sono, infatti, dei parametri da soddisfare per essere considerata una nazione pacifica; 23 per la precisione da 2017. L’indice prende in considerazione quanto tutti i Paesi siano coinvolti in conflitti interni e internazionali e da questa prima considerazione basilare, valuta tutto il resto, come stabilità politica, sicurezza, armonia e protezione. Ma non solo.
Entrano in gioco anche altri fattori che stabiliscono quanto effettivamente quella nazione sia pacifica. Stiamo parlando di bassi tassi di criminalità, incidenza minima di atti terroristici e manifestazioni violente, relazioni diplomatiche armoniose con i paesi vicini e una piccola percentuale di popolazione che emigra dal proprio Paese.
Valutato il punteggio di ogni singolo Stato, possiamo ora passare ai Paesi più sicuri del mondo, colorati in verde scuro. Al primo posto troviamo l’Islanda, seguita da Nuova Zelanda, Irlanda, Danimarca, Austria, Portogallo, Slovenia, Repubblica Ceca, Singapore, Giappone, Svizzera e Canada. Questi sono i paesi più sicuri e pacifici in assoluto.
Poi, c’è una seconda categoria di Paesi, sempre pacifici, ma leggermente più instabili, politicamente e socialmente. Oppure con un maggior impatto terroristico, come Germania, Spagna, Romania, Italia e Francia che si trova addirittura al 65esimo posto, dietro il Cile e la Bosnia Erzegovina, entrambi Stati in cui ci sono stati pochi o niente attacchi terroristici.
Guardando al fondo della classifica, invece, i meno pacifici sono, ovviamente, Russia e Ucraina, insieme a Iraq, Siria e Afghanistan, l’ultimo tra i Paesi.