Non solo nuovi virus a cui fare molta attenzione perché potenzialmente pericolosi, ma anche l’allerta su nuove specie particolarmente rischiose per l’uomo.
Negli ultimi giorni si è parlato molto del West Nile Virus trasmesso all’uomo tramite la puntura di zanzara, ma gli esperti sono preoccupati anche per un l’individuazione di un organismo marino che sembra una medusa, ma che possiede invece delle caratteristiche tutt’altro che banali.
Stiamo parlando della Caravella portoghese, che si presenta con una sacca galleggiante ripiena di gas e con una lunghezza che può arrivare anche a 30 centimetri (fino a 15 centimetri in altezza).
Ma ciò che spaventa maggiormente della Caravella portoghese sono i suoi tentacoli, che possono arrivare anche fino a 20 metri di lunghezza: non a caso, si ritiene che i tentacoli di questo organismo marino siano tra i più lunghi sul nostro pianeta (anche se in media difficilmente superano i 10 metri).
Perché bisogna fare molta attenzione ai tentacoli della Caravella portoghese? Sono proprio questi organi esterni a rappresentare un rischio per l’uomo, dato che sono colmi di veleno e sono anche molto urticanti.
Febbre, nausea, mal di testa e anche shock anafilattico
Se si viene punti dalla caravella portoghese si percepisce un forte dolore, che può manifestarsi anche tramite delle bruciature sulla pelle. La tossina isolata si chiama ipnotossina (o fisalitossina), ha proprietà ipnotiche e provoca la cosiddetta “sindrome fisalica”.
In alcuni casi, il veleno emesso dai tentacoli dell’organismo marino può portare sintomi come la febbre, la nausea e il mal di testa. In casi più rari, la puntura provoca alterazioni delle funzioni cardiache o addirittura situazioni più gravi come lo shock anafilattico.
Nei casi più lievi, le lesioni provocate dai tentacoli della Caravella portoghese lasciano delle cicatrici che permangono sul corpo anche per alcuni mesi. Se sopraggiungono sintomi come ansia e vomito, generalmente scompaiono nel giro di qualche giorno.
Se si viene punti da questo organismo marino bisogna evitare il bendaggio perché non fa altro che aumentare la quantità di veleno iniettata.
La ‘stranezza’ riguarda il suo avvistamento nelle acque mediterranee, dato che la Caravella portoghese è un organismo marino che si trova principalmente nelle acque dell’Atlantico. Oltre a Maiorca, in Spagna, la Caravella portoghese è stata individuata anche al largo delle isole Sicilia e Sardegna, con avvistamenti fino a Villa San Giovanni (Reggio Calabria).
Puntura di Caravella portoghese, le possibili soluzioni
Ma come fare per rimediare ad un’eventuale puntura della Caravella portoghese? Gli esperti consigliano come migliore soluzione l’applicazione dell’aceto di vino bianco, da utilizzare puro e non diluito: in alternativa si può procedere con una qualsiasi sostanza che abbia il 5% di acido acetico.
La puntura di questo organismo marino può essere contenuta anche con il lavaggio delle ustioni causate dai tentacoli. Basta usare l’acqua salata, che ha la peculiarità di riuscire ad eliminare le cellule urticanti che si trovano sulla pelle.