La telecronaca dell’incontro tra Francia e Italia ha fatto emergere il problema della mancata declinazione al femminile del termine portiere. Quali altri termini calcistici possiedono in italiano una versione femminile?
L’incontro tra la Francia e l’Italia, partita di debutto delle azzurre nell’Europeo di calcio femminile, ha fatto discutere per via del pesante risultato: le ragazze hanno infatti perso malamente per 5-1. L’esito dell’incontro, tuttavia, non è stato l’unico argomento di discussione post partita, sul web è emersa una polemica riguardante la telecronaca ed il mancato utilizzo della declinazione al femminile del termine portiere.
A farsi portavoce di questa istanza è stata la giornalista sarda Claudia Sarritzu, la quale ha cercato di spiegare il perché nel caso del ruolo ci sia la possibilità di utilizzare il corrispettivo femminile. A chi infatti le contestava l’utilizzo del termine “Portiera“, la giornalista ha spiegato che la diatriba nasce da una scarsa conoscenza della lingua italiana, visto che la parola esiste e può dunque essere declinata al femminile senza che questo risulti forzato.
Nel suo lungo post, scrive: “Può piacere o meno il portiere e la portiera ma questo non significa che sia un errore. Anzi, l’errore è usare parole al maschile quando queste hanno un femminile. Il fatto che sia stata usata fino a ora solo per indicare una parte di un’automobile la dice lunga sul fatto che calcio e donna fossero due concetti lontanissimi, opposti, in conflitto fino a pochissimi anni fa. È solo quindi questione di abitudine”.
Portiere o portiera? Quali altri termini calcistici possiedono una declinazione femminile
Per la giornalista, dunque, si tratta di una questione di sensibilizzazione sociale, l’utilizzo dei termini femminili, laddove esistono nella lingua italiana, è l’inizio di un percorso inclusivo del ruolo della donna nella società, dunque lo stesso vale per quei termini che sono tipici del mondo del calcio e che possono essere utilizzati al femminile senza alcun problema quando esistono.
Non c’è nulla da eccepire riguardo al ragionamento esposto dalla giornalista, dunque cerchiamo di capire quale altro termine calcistico possa essere declinato al femminile senza risultare una forzatura o violare le regole della grammatica italiana. Andando a controllare i ruoli classici di questo sport, non c’è possibilità di declinare al femminile il ruolo attaccante o centrocampista, ai quali viene esclusivamente applicato l’articolo corrispondente in base al genere del calciatore o della calciatrice in campo.
Per quanto riguarda il ruolo di difensore, invece, esiste già un corrispettivo femminile: difensora o difenditrice. Sempre nel reparto arretrato il terzino diventa terzina, mentre a centrocampo il mediano diventa la mediana, l’esterno diventa l’esterna. Per quanto riguarda i ruoli offensivi, il termine trequartista rimane uguale con un articolo femminile a precederlo, mentre punta, seconda punta, e ala fondamentalmente rimangono invariati per uomini e donne. Possibile cambiare anche il nome comune del direttore (direttrice) di gara che nel calcio femminile diventa arbitra.