Sono passate poche ore dalla tragedia della Marmolada e Mauro Corona, che lì sulla montagna era di casa, non ha potuto fare a meno di commentare la situazione.
Mauro Corona, oltre che ad apparire come ospite fisso in tv, è soprattutto uno scrittore, scultore, alpinista e un amante sfegatato della montagna. È stato lui, ad esempio, a dare il via a più di 300 percorsi di arrampicata sulle Dolomiti friulane.
Nelle ultime ore ha detto la sua sullo scollamento del saracco della Marmolada, che in una valanga di ghiaccio, pietre e altri detriti, ha travolto una quindicina di turisti in cammino verso la vetta del monte. Parlando a ‘Il Corriere del Veneto’ ha dichiarato:
“Conosco molto bene il tracciato travolto dal crollo di un pezzo di ghiacciaio, l’ho attraversato almeno quaranta volte, anche con gli sci, con le pelli di foca e i ramponi è bellissimo”.
“Il ghiacciaio ormai è un po’ impolverato e sporco, ma quanto è accaduto non si poteva prevedere. Sabato scorso quel percorso era ancora più affollato e nell’estate 2021, pur con le stesse condizioni climatiche, non era emersa alcuna avvisaglia di ciò sarebbe potuto succedere”.
È caduto un pezzo di marmolada davanti a me
Sto caldo non va bene pic.twitter.com/cCVg1G6oVd— Ste? (@steverganii) July 3, 2022
Anche lui, che di montagne ne ha scalate sia in Italia che all’estero, conferma che la colpa dello scostamento del ghiacciaio è stato il caldo eccessivo degli ultimi giorni. Secondo Corona, inoltre, sarà inevitabile il crollo di altri pezzi del ghiacciaio.
“Mi fa paura pensare che ci siano sopravvissuti ma non si riescano a portare in salvo perché potrebbe venire giù un altro pezzo di ghiacciaio. Penso a quelle trenta macchine vuote lasciate dalle persone di cui ora non si sa più nulla: e parliamo di due o tre per auto. È atroce“.
Dura l’accusa contro l’azione incauta dell’uomo, che lentamente ma inesorabilmente ha alterato l’intero ecosistema. “Adesso la terra ci presenta il conto”, ha affermato, spiegando che sarà necessario dimenticare la natura di un tempo e adattarsi alla nuova, pericolosa realtà.
Il commento di Mauro Corona sull’ambiente: “Non si può continuare così, il problema è che non importa a nessuno”
“Non si può più andare sotto qualcosa che sovrasta le nostre teste, sia un ghiacciaio sia una roccia. Bisogna rinunciare a determinati tracciati perché fa troppo caldo e potrebbero crollare. E poi bisogna essere più prudenti“. Un punto questo da lui molto sottolineato; ha invitato tutti a fare molta attenzione e soprattutto rivolgersi alle guide alpine.
Sulla proposta già attivata in Trentino del ‘numero chiuso’ in montagna, Corona si è detto contrario: “È una dittatura intollerabile, non è giusto che sia privilegiato chi può pagare, la montagna dev’essere di tutti”.
Polemica anche sulla situazione climatica: “La gente se ne frega, intanto siamo passati da un mite clima mediterraneo al clima tropicale. Tornare indietro è difficile perché non gliene frega niente a nessuno”.