Aveva sconfitto il cancro ma alla fine non è riuscito a cambiare il suo destino: è morto durante la festa dei suoi quarant’anni, un incidente inaspettato.
Ieri Antonio Andriani festeggiava il suo quarantesimo compleanno ad Erice, un delizioso paese montano in provincia di Trapani. La festa da lui organizzata non era soltanto in onore del traguardo dei 40. Antonio festeggiava anche il suo essere in vita, festeggiava la sua lotta vinta contro il cancro undici anni fa. Festeggiava al futuro radioso.
Non poteva sapere che quella serata gli sarebbe stata fatale, l’ultima della sua vita. Secondo quanto raccontato dagli ospiti testimoni ai Carabinieri, coordinati dal colonnello Andrea Pagliaro, durante la serata si era deciso di animare la festa iniziando a ballare nello spiazzo davanti l’ingresso della villetta.
Intorno alla mezzanotte i festeggiamenti erano più attivi che mai; il festeggiato insieme agli invitati stava ballando quando, tra un passo e l’altro, è finito su una lastra di cemento che copriva un pozzo artesiano.
L’area era delimitata da un tubo in calcestruzzo, in rilievo rispetto al pavimento, ma nessuno poteva certo aspettarsi ciò che sarebbe successo da lì a pochi istanti. Ad un certo punto la lastra che ricopriva il pozzo ha ceduto, facendo cadere il quarantenne in un cilindro profondo 25 metri e pieno d’acqua per un terzo della profondità.
Gli amici e i parenti che si trovavano sul luogo, e che erano arrivati dalla Puglia, dato che Andriani era originario di Molfetta, hanno chiamato tempestivamente i soccorsi. Sul luogo si sono recati i Carabinieri e gli operatori del 118 e dei Vigili del fuoco.
Ci sono volute quattro ore per recuperare il corpo di Antonio, possibile grazie all’intervento dei sommozzatori, che sono dovuti scendere nel profondo pozzo per imbracarlo e recuperarlo. Purtroppo è stato subito chiaro che non ci fosse nulla da fare.
Un incidente fatale che nessuno si aspettava: gli invitati erano sconvolti
Il medico legale ha riscontrato una ferita profonda alla testa, dovuta all’impatto della caduta, che probabilmente lo ha ucciso ancor prima di toccare l’acqua sul fondo. Ad ogni modo le indagini continueranno all’obitorio dell’ospedale di Marsala, dove il corpo è stato trasportato per sottoporlo all’autopsia.
Nonostante le origini pugliesi l’appena quarantenne si era trasferito da qualche anno a Trapani e dirigeva la Biosalus, un’azienda che si occupa di depurazione d’acqua e ambienti. Amava il suo lavoro e di recente era stato premiato dall’azienda per la sua dedizione.
Era anche un grande fan di Renato Zero e di tanto in tanto aveva organizzato diversi concerti in suo onore. Adesso Andriani non c’è più, ed è strano pensare che nonostante avesse sconfitto un cancro, il suo destino ancora una volta lo ha indirizzato verso la strada della morte.
Il cordoglio di amici e parenti sui social
Solo un anno fa aveva scritto sul suo profilo Facebook un messaggio ricco di speranza e felicità per il futuro: “Oggi festeggio la vita, perché sì, ho avuto paura, ma ho combattuto con tutte le mie forze, e lo racconto. Accarezzo la vita, così come lei ha fatto con me. Nel frattempo, mi rimetto comodo e continuo a viaggiare. Il cancro si può sconfiggere”.
Sempre sui social i familiari e gli amici hanno espresso il suo dolore; tra i tanti commenti: “È assurdo, non voglio crederci. Ero lì a festeggiare i tuoi 40 anni… grazie per tutto quello che hai fatto per me. Grazie per il meraviglioso uomo e direttore che sei stato e che sempre sarai”.