E’ stata trovata senza vita in casa da sua madre dopo che si era chiusa in bagno. La morte di Sara Pegoraro, 26 anni, modella di Treviso, ha lasciato un’intera comunità sgomenta e attonita.
Solo l’autopsia potrà chiarire cosa ha portato alla morte della giovane, che viveva assieme a sua madre in un’abitazione di Villorba, in provincia di Treviso. Tuttavia sembra già tutto abbastanza chiaro, anche se ovviamente bisognerà attendere l’indagine necroscopica per avere la risposta definitiva.
Già la sera precedente a quella del suo decesso Sara Pegoraro era stata salvata in extremis da un’overdose, dopo che all’uscita di un supermercato era finita in un fossato. In passato la modella 26enne ha avuto diverse volte problemi con la droga e sembra che ad essergli stata fatale sia stata proprio un’overdose di eroina.
Come riporta anche il quotidiano Il Gazzettino, la Procura di Treviso ha aperto un fascicolo per morte in conseguenza di altro reato: l’obiettivo è proprio quello di riuscire ad individuare la persona che ha venduto a Sara Pegoraro la dose di eroina che l’ha portata alla morte.
Le analisi del sangue disposte dal sostituto procuratore Anna Andreatta, titolare dell’indagine, aiuteranno ad approfondire meglio la prima ricostruzione che vede appunto al centro l’overdose di eroina: resta infatti da capire se Sara Pegoraro ne abbia assunto una quantità eccessiva o se lo stupefacente era tagliato male.
Non appena ha visto sua figlia accasciata nel bagno, la madre di Sara Pegoraro ha immediatamente lanciato l’allarme. Purtroppo i soccorsi giunti sul posto non hanno potuto fare altro che constatare il decesso della giovane modella. Una terribile tragedia che ha gettato nello sconforto tutta la sua famiglia e anche gli amici.
“Giovedì mi aveva chiesto di accompagnarla al Serd (Servizio per le dipendenze) per una ricetta. Col senno di poi quella era forse una richiesta di aiuto che non sono riuscita a cogliere”, afferma Serena, una delle amiche più strette della modella trevigiana.
“Speravamo che potesse farcela. Forse non abbiamo insistito abbastanza per convincerla a entrare in una comunità – prosegue l’amica Serena – Non voleva perché era convinta che così avrebbe rinunciato alla sua libertà”.
Tantissimi i messaggi comparsi sui social per salutare Sara Pegoraro. La sua amica Marta la ricorda come un “uragano di energia”.
“Sapevi sempre come difenderti da tutto e da tutti, come tirarti fuori dai guai in cui spesso ti cacciavi – aggiunge Marta – La tua incedibile capacità di capire le persone al primo sguardo. Hai sempre fatto di testa tua e per questo sei sempre stata libera. Ci insegni che ogni momento e sacro, che ogni momento potrebbe essere l’ultimo”.
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