Il Comune di Nettuno è stato criticato aspramente per un’iniziativa riguardante i cittadini disabili e le proprie famiglie: un questionario ha scatenato l’ira di molti.
Il Comune di Nettuno, in provincia di Roma, ha dato il via ai questionari inviati alle famiglie con a carico delle persone con disabilità. Le domande sono contenute in un modulo obbligatorio per accedere ai fondi della Regione Lazio.
A rivelare però le imbarazzanti e controverse domande sono stati i quotidiani locali e poi ‘La Repubblica’. Tra le domande cose come “Da zero a quattro quanto ti vergogni del tuo familiare?“, “Quanto risentimento provi nei suoi confronti?“, e “Quanto non ti senti a tuo agio quanto hai amici in casa?”.
Il questionario è stato inviato alle famiglie dall’area servizi sociali per aggiornare la documentazione sulle istanze di contributo per la disabilità gravissima. Più che la disabilità sono le domande ad essere state considerate ‘gravissime’.
‘Fanpage.it’ ha intervistato il presidente dell’associazione ‘Nati 2 Volte’ Marco Laurini, che si occupa appunto della salvaguardia dei diritti dei soggetti disabili. “Non sapevo niente del questionario” ha dichiarato, “comunque nel nostro lessico, nel nostro vocabolario di genitori con figli disabili non esiste la parola vergogna“.
Lo sfogo dei genitori con figli disabili: “Invece di aiutarci ci mandano i questionari. Siamo stati abbandonati”
“Proviamo soltanto amore e disperazione, perché siamo lasciati a noi stessi. Invece di occuparsi della nostra situazione, adesso fanno questionari” la tagliente risposta di Laurini. “Sono sei mesi che stiamo aspettando che qualcuno si occupi di noi. L’immobile che eravamo riusciti a prendere e che avrebbe dovuto essere la casa famiglia, garanzia di un futuro per i nostri figli, è stata derubato e non è più agibile”.
“Questa casa era il sogno di noi genitori: volevamo lasciare ai nostri figli qualcosa e avere la certezza che qualcuno si occupasse di loro dopo di noi. Non abbiamo più risposte dal comune, poi c’è stata la crisi nella giunta, si è dimesso anche il sindaco e adesso il comune è pure commissariato”.
La situazione, nel comune di Nettuno, è critica per le famiglie con ragazzi e ragazze disabili, che si trovano completamente soli: “Noi siamo ancora una volta così, abbandonati a noi stessi, come sempre, da vent’anni. È tutto fermo ancora una volta, tutto dimenticato. Prima avevamo già poca attenzione, adesso ne abbiamo ancora meno: non ci sono più neanche riferimenti politici”.
“Nei prossimi mesi andremo avanti come sempre, con le nostre forze. I nostri figli sono dentro le nostre case e ce ne occupiamo noi. A testimonianza che la disabilità è un problema che riguarda soltanto chi lo vive e non chi si riempie la bocca di quella parola, come sempre, soprattutto in queste periferie.”
Intanto il Comune di Nettuno, dopo le diverse segnalazioni e lo scoppio mediatico dello scandalo, ha rilasciato una nota, nella quale hanno comunicato che la somministrazione del questionario è stata sospesa in tutta la città a seguito di un approfondimento da parte del Dipartimento competente della Regione Lazio.