Caronte è arrivato sull’Italia e ha già cominciato a far salire vertiginosamente le temperature, come già ampiamente previsto nei giorni scorsi.
Si tratta dell’ennesima ondata di calore che investe la penisola italiana in queste ultime settimane. Le popolazioni da Nord a Sud hanno dovuto fare i conti con Hannibal e Scipione, che già avevano fatto boccheggiare parecchio e che avevano scatenato uno sbalzo termico notevolissimo nel giro di pochi giorni.
Ora tocca a Caronte, che rischia di disintegrare diversi record che resistono ormai da quasi 20 anni, ovvero da quella rovente estate del 2003. Le colonnine di mercurio raggiungeranno quote mai viste per questo periodo, con le temperature che arriveranno anche a 8/10 gradi di più rispetto alle medie di fine giugno.
Chiaramente, queste ondate di calore così violente non fanno altro che provocare eventi atmosferici di grande portata, che possono portare anche a conseguenze molto serie.
Lo sanno bene gli abitanti di Belluno e del bellunese – tra cui i comuni di Ponte nelle Alpi e Alpago – che hanno dovuto fare i conti la scorsa notte con un fortissimo temporale che si è abbattuto in quelle aree.
Tantissimi gli interventi dei vigili del fuoco nel bellunese
Come riportato anche dal quotidiano Leggo, la violenza dei rovesci hanno reso necessari numerosi interventi da parte dei vigili del fuoco – se ne sono contati circa una quarantina – a causa non solo della pioggia e del vento, ma anche della grandine che è precipitata sul bellunese.
In particolare, i vigili del fuoco sono dovuti intervenire per procedere alla rimozione di alberi e rami dalle strade: inoltre, due abitazioni della zona hanno subito lo scoperchiamento delle coperture.
Ma non è tutto, perché nel quartiere bellunese di Cavarzano sono in molti ad essere rimasti senza luce a causa della caduta di alcuni rami sulla linea elettrica di bassa tensione. Grandine, vento e pioggia hanno pertanto creato talmente tanti disagi da costringere i vigili del fuoco ad intervenire anche questa mattina per cercare di ripristinare una situazione di normalità.
Fenomeni estremi a cui dovremo purtroppo abituarci. Il riscaldamento globale, uno dei problemi principali del nostro tempo, sta già provocando stravolgimenti a cui sarà sempre più difficile porre rimedio.
Il problema siccità arriva anche in Italia: cosa succede
L’ondata di caldo soffocante che sta facendo soffrire mezza Europa arriva dopo una primavera particolarmente secca, favorendo così l’aggravarsi della siccità. Basti pensare che anche fiumi come il Po si presentano totalmente a secco: inoltre, le coltivazioni agricole ne stanno risentendo enormemente.
Per salvare i raccolti e le produzioni alimentari, le regioni settentrionali hanno già scelto di limitare l’uso dell’acqua. Ma questa grave emergenza si sta estendendo rapidamente anche alle regioni del Centro Italia: le conseguenze del cambiamento climatico sono ormai fin troppo evidenti.