Errico Porzio, il pizzaiolo napoletano che spopola sul web, ha fatto una capatina al ‘Crazy Pizza’ di Flavio Briatore per dare finalmente una recensione veritiera alla pizza e soprattutto al conto.
Il locale di Briatore ha aperto da poco a Roma e Milano ma già ha fatto ampiamente parlare di sé, sia in bene che in male. Di recente la pizza dell’imprenditore è stata presa di mira da decine di pizzaioli che ne hanno condannato il prezzo troppo elevato.
In realtà la catena di pizzeria già lanciata a Londra nel 2019 era stata importata dall’imprenditore a Porto Cervo nel Luglio 2021 ma solo dalla recente apertura dei nuovi locali si è scatenato un vero putiferio. Il menù offre una pizza dall’impasto particolare, sottilissima, croccante e senza lievito.
Nel menù si trovano pizze classiche, a partire dalla mitica margherita a 15 euro, fino ad arrivare a pizze gourmet come la Pata Negra da 65 euro, la più cara sul menù. Si è sollevato a questo punto il coro di pizzaioli napoletani che hanno sottolineato il prezzo della margherita nella sua patria: soltanto 4 euro.
Briatore non è rimasto in silenzio, anzi, ha risposto proprio a tono a tutti coloro che hanno criticato, più che la pizza, il prezzo finale di vendita: “Questi prezzi si giustificano con i costi delle materie prime di qualità, oltre che per le tasse e il costo dei dipendenti”, ha ribattuto Briatore.
“Siamo partiti da un ragionamento molto semplice: dobbiamo usare i migliori ingredienti possibili e immaginabili disponibili sul mercato. Vi faccio degli esempi: il prezzo al pubblico in un supermercato del Pata Negra — che noi vendiamo con la pizza a 65 euro — è 300 euro al chilo”.
Poi ha rincarato tagliente: “Come fanno a vendere una pizza a 4 e 5 euro? Cosa mettono dentro queste pizze? Se devi pagare stipendi, tasse, bollette e affitti i casi sono dure: o vendi 50mila pizze al giorno o è impossibile. C’è qualcosa che mi sfugge“.
Ad intervenire in merito è stato anche il presidente dell’Associazione Verace Pizza Napoletana Antonio Pace, che ha cercato di calmierare il dibattito: “Non è impossibile fare una pizza a 5 euro ma non è scandalosa nemmeno una pizza a 15 euro e più”, a patto si utilizzino prodotti di altissima qualità.
Cracco e Briatore a confronto: qual è la pizza migliore?
Non poteva mancare il commento del pizzaiolo più famoso di TikTok Errico Porzio, che qualche tempo fa aveva recensito anche la pizza di Carlo Cracco: “Ovviamente è un impasto diverso, Non è la nostra classica pizza napoletana. Impasto croccante, pomodoro buonissimo, poi c’è l’aggiunta di questi pomodorini secchi.
“Sopra c’è pure una burratina aggiunta all’uscita, la pizza è bella sugosa. È molto probabile che siano basi precotte e poi condite al momento delle ordinazioni. Per gli amanti del croccante è ottima. Due margherite e una bottiglia d’acqua, 51 euro. Però devo dire una cosa: Milano, il Duomo, Cracco, il prezzo ci può stare”. Il prezzo? 22 euro una margherita.
Errico Porzio al ‘Crazy Pizza’: “Questo è un genio”
A confronto dunque quella di Briatore, che Porzio aveva recensito in primavera, prima dello scoppio delle polemiche: “Non è vero che la margherita costa 25 euro, costa 14. Ci sono circa una ventina di pizze, l’unica anomalia che trovo è questa ‘Pata negra’ che costa 65 euro”.
Prima di mangiarla diamo alcune spiegazioni tecniche: l’assenza totale del cornicione è una caratteristica di questo locale. In questo impasto non c’è lievito, quindi c’è uno sviluppo assente della pizza. Sicuramente il panetto è molto leggero, circa 160-180g massimo. La pizza diventa veramente sottile. Cottura sicuramente in forno elettrico”.
“Stesa a mano inizialmente e poi con il mattarello, è una delle caratteristiche; è una pizza che si digerisce subito. Noi pizzaioli stiamo anni a cercare l’impasto perfetto, quante ore di lievitazione”, ha continuato, “questa qua è senza lievito, impasto diretto, forno elettrico… fa un prodotto che può replicare in tutto il mondo. Che vi devo dire.. crazy pizza… quale pazzo, questo è un genio. Il conto: quattro pizze e due bottiglie d’acqua 80 euro”.