La svolta ha dell’incredibile, dato che si sta prefigurando uno scenario a dir poco impensabile fino a qualche mese fa.
Le frizioni interne al Movimento 5 Stelle, in particolare tra il presidente dei pentastellati, Giuseppe Conte, e il Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, si sono acuite moltissimo nel corso delle ultime settimane, provocando di fatto un’implosione all’interno del Movimento.
Sta di fatto che le divergenze sono ormai insanabili e Di Maio, stando a quanto riferito anche dal quotidiano La Repubblica, sarebbe ormai pronto a creare un nuovo gruppo parlamentare.
Addirittura le indiscrezioni riferiscono di un’ufficialità imminente di questo nuovo gruppo, che potrebbe essere presentato già nelle prossime ore. Sempre stando ai rumors, il nuovo nucleo parlamentare dovrebbe chiamarsi Insieme per il futuro e dovrebbe essere composto da circa 30-35 deputati (ma c’è chi assicura che ne saranno di più, ndr), tutti fedeli a Di Maio.
Per formare un gruppo alla Camera ne bastano 20, quindi ci sarebbe un margine totalmente rassicurante.
Sempre come riferisce Repubblica, i parlamentari vicini all’ex capo politico del M5S starebbero già raccogliendo le firme e avrebbero già provveduto ad informare i capigruppo di quella che è a tutti gli effetti una scissione.
Ma quali sono i deputati pronti a passare al nuovo gruppo Insieme per il futuro, abbandonando così il Movimento 5 Stelle? Nella lista trapelata compaiono nomi di spicco, come Gianluca Vacca, Paolo Deiana e la deputata Elisabetta Barbuto, anche se quest’ultima non avrebbe ancora sciolto le riserve.
Gli altri deputati sono Sergio Battelli, Alberto Manca, Caterina Licatini, Luigi Iovino, Vincenzo Caso, Davide Serritella, Daniele Del Grosso e Filippo Gallinella, ma come detto ce ne sarebbero anche molti altri.
E per quanto riguarda il Senato? Anche qui i fedelissimi a Di Maio non mancano – si parla di Emiliano Fenu, Fabrizio Trentacoste e Antonella Campagna, ma anche di Vincenzo Presutto, Primo Di Nicola e Simona Nocerino – ma il problema è il simbolo di un partito che si è presentato alle ultime elezioni, obbligatorio a Palazzo Madama per formare un gruppo parlamentare.
Sempre stando ai rumors, pare che Bruno Tabacci sia disposto a venire incontro a Luigi Di Maio, prestando il simbolo.
Anche cinque rappresentanti del Governo sono pronti a seguire Di Maio: si tratta di Pierpaolo Sileri, Laura Castelli, Manlio Di Stefano, Anna Macina e Danila Nesci.
Resta da capire se dopo questo terremoto nel M5S anche il governo Draghi è a rischio. Al momento questa ipotesi non è sul tavolo, ma i prossimi giorni potrebbero dire molto anche sulla futura vita dell’esecutivo.
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