È morto a 91 anni l’attore francese Jean-Louis Trintignant, figura chiave del cinema e del teatro francese. Ad annunciarlo è stata la moglie Mariane Hoepfner Trintignant.
Trintignant è stato un attore importantissimo per il cinema francese ma non solo: i più in Italia lo ricorderanno affiancato a Vittorio Gassman nello spy action ‘Il sorpasso’. Aveva 32 anni quando nel 1967 Dino Risi lo scelse per interpretare il ruolo dello studente, timido amico del farfallone Gassman.
Sembrava solo un ragazzino in quel film ma aveva già debuttato più di 10 anni prima. Ha seguito un po’ le orme dei grandi artisti francesi. È nato l’11 dicembre 1930 a Point Saint Exprit de Gard, in Provenza. Mentre frequentava la facoltà di legge studiava anche recitazione, prima a Marsiglia e poi a Parigi. La sua grande passione era il teatro insieme alla poesia. Era infatti un grande amante di Prevert e Apollinaire.
Ha debuttato per la prima volta sul palco nel 1951, rimanendo sempre un ragazzo modesto e timido nonostante la provenienza da una famiglia dai nomi altisonanti. Era figlio del sindaco industriale della città e nipote di due piloti famosi, Philippe e Maurice Trintignant.
I primi passi tra teatro e cinema
A notarlo in teatro è stato Robert Hossein, che gli propose il ruolo da protagonista in una sua commedia, mentre nel mondo del cinema è diventato famoso grazie al ruolo di Michel Tardieu in ‘Piace a troppi’. Un film che ha lanciato la carriera di tutti, a partire dalla protagonista spezza cuori Brigitte Bardot a quella del marito e regista del film Roger Vadim.
Dopodiché ha dovuto adempiere alla leva militare per due anni, partecipando alla guerra d’Algeria. Al suo ritorno però lo ha aspettato uno dei ruoli teatrali più ambiti, Amleto di Shakespeare, una delle opere più amate. Poi è il turno del cinema italiano.
Oltre ad ‘Il Sorpasso’ nel 1966 Claude Lelouch lo vuole come protagonista per il dramma romantico ‘Un uomo, una donna’, affiancato da Anouk Aimée. Il film ha trionfato come miglior film al 19º Festival di Cannes e agli Oscar come migliore film straniero.
Tanti altri sono stati i film girati in Italia, in una carriera davvero italo-francese, lavorando con registi come Comencini e Zurlini. Come attore conta più di 150 film di ogni genere, di consumo, commedie, storie d’amore, noire. Inoltre si è cimentato nella carriera di regista in tre film di modesto successo.
Nel 1994, già anziano, continua a lavorare in ‘Film rosso’ del maestro Kieslowski e ancora in ‘Amour’ di Haneke. Nel 2017 lavora nuovamente con l’austriaco Haneke in ‘Happy ending’, un titolo adatto al suo ultimo lavoro.
Nel 2003 ha perso la figlia Marie, uccisa dal compagno per gelosia, tuttavia ha continuato a lavorare in teatro recitando i versi del suo amato Apollinaire. “Sono quindici anni che sono morto“, aveva dichiarato di recente, sofferente a causa della malattia ma ancora sul palco.