Con il passare dei giorni stanno emergendo sempre più dettagli sul barbaro omicidio della piccola Elena Del Pozzo, la bambina di 5 anni brutalmente assassinata da sua madre, la 23enne Martina Patti, che ha confermato di aver ucciso da sola la bimba nel luogo in cui è stato ritrovato il corpicino senza vita.
Sull’assassinio che ha sconvolto il Paese si è scatenato un forte dibattito sui social. Ha voluto dire la sua anche la dottoressa Monica Calcagni, un personaggio che ha un certo seguito su Facebook e TikTok. Dichiarazioni, quelle della Calcagni, che hanno scatenato dure reazioni.
Secondo la ginecologa romana, infatti, bisognerebbe evitare di giudicare e puntare il dito nei confronti di Martina Patti, dato che nessuno di noi può conoscere la sua storia e il suo vissuto.
“Sui social ci sono messaggi di persone disgustate e arrabbiate per l’abominio commesso da questa mamma che ha ucciso sua figlia – fa sapere la dottoressa Calcagni – Sono mamma di tre figli e mai mi sognerei di ucciderli o far loro del male, ma non mi sentirei di puntare il dito contro questa donna: non la conosciamo, non sappiamo il suo vito vissuto. E a questo punto punterei il dito anche contro tutti quelli che hanno frequentato questa donna senza capire il suo malessere”.
“Non possiamo sapere la solitudine e la depressione di questa donna”
“Per arrivare a uccidere il proprio figlio bisogna stare veramente male – ha poi aggiunto la ginecologa nel video pubblicato sui social – Non sappiamo la solitudine, la depressione, cosa è passato nella testa di questa donna. Possiamo solo sentirci addolorati e colpevoli per non aver capito che c’era un malessere”.
Ma l’affondo di Monica Calcagni è proseguito con un paragone tra questa vicenda e le interruzioni di gravidanza.
“Tutti quelli che accusano questa donna sono poi quelli che non accusano le donne che abortiscono e ammazzano i loro figli. Solo che quelli non sono mai nati, quindi non li hanno mai tenuti in braccio, in grembo o allattati. Ma non è la stessa cosa?”, le parole della ginecologa, che hanno ovviamente scatenato un putiferio sul web.
Tantissimi i commenti al video postato dalla dottoressa, anche da parte di donne che comunque seguono abitualmente la specialista e sono rimaste comunque molto sorprese (per usare un eufemismo) dalle sue parole.
La ginecologa ammette: “Il paragone non era calzante”
Sentendosi molto attaccata, la ginecologa ha provato a chiarire, spiegando di non essere obiettore di coscienza e di schierarsi assolutamente a favore della legge 194: “Non giustifico le donne che uccidono i loro figli – ha aggiunto – Ma non mi sento di giudicarle e non voglio sentirmi ipocrita”.
Infine un ultimo video, dove la ginecologa sottolinea come non fosse sua intenzione offendere nessuno.
“Mi dispiace che abbiate frainteso, il paragone non era calzante ma continuo ad avere il mio pensiero, che non è quello che avete capito voi – la chiosa della dottoressa Calcagni – Non voglio dare dell’assassino a nessuno, come non voglio darlo alla mamma di Elena. Non sono un magistrato né Dio, quindi non giudico. Esprimo un’opinione, ma da adesso in poi la terrò per me”.