È allarme meduse in Italia: fate attenzione in particolare alla zona del Salento. Una vera è propria invasione che sta mettendo in crisi gli stabilimenti e i bagnanti.
L’allarme caldo, a quanto pare, non è l’unico tipicamente estivo. In questi giorni è infatti scattato l’allarme meduse, in particolare nella zona costiera del Salento. In questi giorni i bagnanti cominciano nuovamente ad affollare le spiagge e sono giunte diverse segnalazioni in merito.
In particolare la costa è stata letteralmente invasa da una medusa ‘luminosa’, il cui nome scientifico è pelagia noctiluca. Dal nome comune è facile intendere che la medusa in questione ha la capacità di illuminarsi, il che la rende visibile anche di notte.
A vederle possono sembrare molto belle, ma in questi giorni stanno rendendo impossibile la vita sia ai bagnanti che agli stabilimenti. Molti si sono dovuti attrezzare di retini e barchette per cercare di pescare quante più meduse possibile ma ad oggi tutti gli sforzi sono stati vani ed è quasi impossibile fare il bagno per i turisti.
La pelagia noctiluca è una medusa con capacità bioluminescenti, ovvero ha la capacità di illuminarsi. È una specie che prolifera soprattutto nelle zone tropicali ma che ad oggi può essere considerata nativa del Mediterraneo; abbonda soprattutto nella zona del Tirreno e dell’Adriatico settentrionale. Il suo diametro varia dai 10 ai 15 centimetri ma la cosa a cui prestare più attenzione sono sicuramente i tentacoli.
La medusa luminosa ha una colorazione marroncino-rosa-violacea e i suoi tentacoli oltre ad essere molto lunghi (possono estendersi fino a 2 metri) sono estremamente urticanti: anche se solo sfiorati si va in contro a delle dolorose irritazioni. Fortunatamente i suoi tentacoli non sono fatali per l’uomo ma lo sono per i piccoli pesci e plankton di cui le meduse si nutrono.
La pelagia è considerata una specie pelagica, vale a dire una specie che nuota o viene trasportata dalla corrente e che non si avvicina mai al fondo del mare. Solitamente rimangono in mare aperto ma nel periodo autunnale e primaverile di avvicinano alla costa. Adesso hanno deciso di sovvertire ogni regola conosciuta e hanno deciso di invadere le acque a ridosso della battigia del Salento, nel mar Ionio.
Perché questa improvvisa invasione di meduse? Nonostante sia una specie nativa, non è mai stato registrato un così elevato tasso di esemplari in un’area circoscritta. Secondo i biologi sono colpevoli diversi fattori. Uno è l’aumento delle temperature dell’acqua, di cui non c’è da meravigliarsi date anche le temperature record di quest’anno.
Un secondo fattore, come ha sottolineato per ‘La Repubblica’ il Professor Ferdinando Boero -insegnante di zoologia all’Università degli Studi Federico II di Napoli- sarebbe la diminuzione della popolazione di pesci causata dalla pesca industriale intensiva. In questo modo si lascia troppo spazio al proliferare delle meduse.
Secondo gli esperti si tratta di un fenomeno ciclico, come comune a questa specie di meduse. Molto probabilmente al mutare delle correnti marine le meduse si allontaneranno nuovamente, liberando la costa per la felicità -e la sicurezza- di turisti e bagnanti.