Tragedia a Castelfranco Emilia, nel modenese: madre e figlia sono state uccise dal marito della prima, un pensionato 69enne. Entrambe le donne erano di origini rumene.
Un dramma si è consumato questa mattina in una villetta nella campagna della cittadina di Castelfranco Emilia, in provincia di Modena. L’abitazione è locata in zona Cavazzona. Nessuno si sarebbe aspettato la tragedia avvenuta oggi, tant’è che a ritrovare i corpi sono stati i Carabinieri.
Gli agenti dell’arma hanno rinvenuto i corpi delle due donne ormai senza vita; si tratta di madre e figlia, rispettivamente 47 e 21 anni di origini rumene. Entrambe sono state uccise a colpi d’arma da fuoco. Sul luogo, la villetta in via Cassola di sotto, sono giunti i Carabinieri della Tenenza di Castelfranco e quelli del Nucleo Investigativo, che hanno svolto i primi accertamenti insieme al magistrato.
Inizialmente si è indagato subito sul marito della 47enne, un imprenditore italiano adesso in pensione. Si pensava ad un duplice omicidio e gli investigatori ci avevano visto giusto. Ad uccidere le due donne è stato il marito della 47enne, Salvatore Montefusco, 69enne e pensionato. Dopo aver compiuto il gesto l’uomo si è allontanato dall’abitazione; in un primo momento si pensava volesse darsi alla fuga, invece si stava recando in caserma per costituirsi.
Le sue vittime si chiamavano Gabriela Trandafir e Renata Alexandra era sua figlia, nata da una precedente relazione; le due vivevano da parecchio tempo a Castelfranco, in un complesso di villette in cui vivevano altre quattro famiglie. Insieme a loro viveva anche un altro figlio adolescente, nato dalla relazione con Salvatore Montefusco.
I vicini li conoscevano, avevano un ottimo rapporto con la famiglia e conoscevano cosa accadeva tra loro; a parlare è stata la vicina di casa, che ha fatto saltare fuori dei dettagli altresì ignoti. Gabriela Trandafir aveva chiesto il divorzio, cosa che da quanto testimonia la terribile tragedia, non andava a genio al marito italiano.
La figlia aveva paura: “È una persona cattiva, può fare tutto”
Non è molto chiaro cosa abbia scatenato la crisi di coppia, ma stando al racconto della vicina le dispute più recenti riguardavano la villetta, forse proprietà di lui. La 21enne era infatti preoccupata che il compagno della madre potesse cacciarla fuori di casa. “Era una brava ragazza, aveva voglia di lavorare.. purtroppo con la situazione familiare…” ha raccontato la vicina di casa.
Sembra che anche altri residenti abbiano confermato le ripetute liti della coppia; in alcuni casi era stato necessario anche l’intervento delle forze dell’ordine ma la 47enne non aveva mai sporto alcuna denuncia nei suoi confronti. Forse il marito non aveva mai mostrato segni di estrema violenza prima del brutale omicidio.
“Lei era figlia di lei, non di lui. Oggi avevano la sentenza della separazione” ha continuato a spiegare la vicina. “Me lo diceva proprio ieri ‘Vedrai che lui farà qualcosa per mandarci via’. Io le ho detto ‘ma tu sei maggiorenne va bene, ma tuo fratello è minorenne, non possono fare questo’. Ha detto ‘lui può fare tutto, può fare tutto’, e vedi cos’ha fatto. Oggi aveva un colloquio, cercavamo di aiutarla il più possibile. Ha detto che era una persona cattiva“.