L’uomo aveva saputo raccogliere la difficile eredità del padre, e seppe persino trasmetterla al figlio che ebbe con Caterina Caselli
Si è spento a 84 anni nella sua abitazione a Milano Piero Sugar, imprenditore nell’editoria musicale nonché marito di Caterina Caselli.
Piero era il figlio di Ladislao Sugar, fondatore delle Messaggerie Musicali, una delle più importanti etichette musicali soprattutto a seguito dell’acquisto, nel 1959, della Compagnia Generale del Disco (Cgd), che divenne poi la Cgd-Sugar.
Vediamo chi era, nel dettaglio, Piero Sugar, dal lavoro nell’editoria musicale al matrimonio con Caterina Caselli.
Era poco più che vent’enne quando papà Ladislao decide che il suo primogenito Piero doveva essere coinvolto in quel lavoro.
Un lavoro di certo non semplice, quello intrapreso da Piero Sugar, che doveva avere la lucidità di previsione del talent scout e produttore ma anche il rispetto dell’estro artistico.
Un padre descritto a tratti come invasivo, quello di Piero, che seppe però mantenere un aplomb borghese e signorile che fu il tratto, quest’ultimo, che più caratterizzò il figlio.
Fra gli uffici della Messaggerie Piero apprende quanto importante sia captare le mode del momento, saperle anticipare e proporre novità in grado di rispondere alle esigenze del pubblico.
Intuizione che l’editore musicale ebbe fra gli anni ’60 e ’70, riuscendo ad innovare l’azienda famigliare anche davanti a una concorrenza, a volte sleale, che arrivava dall’estero.
Era una delle artiste della “scuderia” Sugar Caterina Caselli quando lei e Piero si sposarono.
I due si conobbero da giovanissimi e convolarono a nozze nel 1970 quando lei era 24enne.
Nasce l’anno successivo il figlio unico della coppia, Filippo. Anche lui, come il padre, non riuscì a resistere a quel lavoro, entrando a pieno titolo nell’azienda del padre e del nonno.
Filippo, presidente SIAE dal 2015 al 2018, è attualmente a capo dell’azienda, che vanta fra gli artisti della sua scuderia Andrea Bocelli, Malika Ayane, i Negramaro, Raphael Gualazzi, Madame, Motta, Sangiovanni.
Una passione, quella del figlio Filippo, che ha potuto svilupparsi in una casa piena di amore per l’arte e tanta stabilità.
Caterina e Piero, infatti, erano una coppia saldissima, che aveva per altro superato le nozze d’oro.
Proprio l’anno scorso la cantante aveva parlato in modo tenero del marito in occasione del documentario a lei dedicato e diretto da Renato De Maria: “Una vita, cento vite”.
Un affetto attraverso il quale vedere il proprio compagno di vita come un complice, un socio, oltre che un marito e un padre.
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